PD: Pupulin, trovare alternative a chiusura uffici postali
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/RC - In molte località della
Provincia di Pordenone (tra queste, Giais e S. Martino di
Campagna in Comune di Aviano, Fagnigola in Comune di Azzano X),
la direzione di Poste Italiane ha provveduto, con la fine del
2012, alla chiusura degli sportelli determinando le giuste
proteste dei cittadini per il venir meno di un servizio
indispensabile soprattutto in località che già soffrono la
mancanza di servizi pubblici essenziali.
A farlo presente Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD che
ricorda l'impegno già manifestato dall'assessore Sandra Savino in
risposta alle interrogazioni di alcuni consiglieri regionali che
manifestavano forti preoccupazioni rispetto alle annunciate
chiusure o ridimensionamenti dei tempi di apertura degli uffici
postali sul territorio, in particolare quello montano.
Ma sinora - è la denuncia di Pupulin - solo in poche realtà, e
solo sulla base di un'azione diretta delle Amministrazioni
locali, si è riusciti a evitare le chiusure annunciate. Ecco che
sta assumendo le caratteristiche di una rivolta popolare, la
raccolta di firme a favore del ritiro dei conti correnti postali
da parte dei cittadini interessati da questa situazione.
Perciò l'esponente del PD ha formulato un'interrogazione
chiedendo in quale forma si è realizzato l'impegno della Giunta
regionale per impedire la diffusa chiusura degli uffici postali
in Friuli Venezia Giulia; se non si ritenga indispensabile farsi
carico di un confronto diretto, assieme alle Amministrazioni
locali, con la direzione di Poste Italiane per una revisione del
piano di chiusure e ridimensionamento degli uffici e servizi
postali in regione; se in alternativa non valuti, di concerto con
le stesse Amministrazioni locali, la necessità di predisporre
progetti pubblici per garantire i servizi indispensabili a favore
della popolazione soprattutto nelle località marginali e
periferiche.