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PD: Pupulin, trovare alternative a chiusura uffici postali

21.01.2013
14:33
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/RC - In molte località della Provincia di Pordenone (tra queste, Giais e S. Martino di Campagna in Comune di Aviano, Fagnigola in Comune di Azzano X), la direzione di Poste Italiane ha provveduto, con la fine del 2012, alla chiusura degli sportelli determinando le giuste proteste dei cittadini per il venir meno di un servizio indispensabile soprattutto in località che già soffrono la mancanza di servizi pubblici essenziali.

A farlo presente Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD che ricorda l'impegno già manifestato dall'assessore Sandra Savino in risposta alle interrogazioni di alcuni consiglieri regionali che manifestavano forti preoccupazioni rispetto alle annunciate chiusure o ridimensionamenti dei tempi di apertura degli uffici postali sul territorio, in particolare quello montano.

Ma sinora - è la denuncia di Pupulin - solo in poche realtà, e solo sulla base di un'azione diretta delle Amministrazioni locali, si è riusciti a evitare le chiusure annunciate. Ecco che sta assumendo le caratteristiche di una rivolta popolare, la raccolta di firme a favore del ritiro dei conti correnti postali da parte dei cittadini interessati da questa situazione.

Perciò l'esponente del PD ha formulato un'interrogazione chiedendo in quale forma si è realizzato l'impegno della Giunta regionale per impedire la diffusa chiusura degli uffici postali in Friuli Venezia Giulia; se non si ritenga indispensabile farsi carico di un confronto diretto, assieme alle Amministrazioni locali, con la direzione di Poste Italiane per una revisione del piano di chiusure e ridimensionamento degli uffici e servizi postali in regione; se in alternativa non valuti, di concerto con le stesse Amministrazioni locali, la necessità di predisporre progetti pubblici per garantire i servizi indispensabili a favore della popolazione soprattutto nelle località marginali e periferiche.