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Pdl: Camber, le priorità per Burlo e Cattinara (Ts)

23.01.2013
10:22
(ACON) Trieste, 23 gen - COM/AB - Mentre da 14 anni qualcuno protestava e rimaneva a guardare, altri studiavano e si attivavano per come venirne fuori. I dati oggettivi sono che il comprensorio ospedaliero di Cattinara non risponde alle esigenze di sicurezza: in caso di incendio come si evacuerebbero gli ammalati a letto dal sesto piano in su? E se già due torri non sono in condizioni di assoluta sicurezza è assurdo costruirne una terza. Il Burlo scoppia, sia per le aumentate complessità, sia perché è il primo punto nascita del Friuli Venezia Giulia. Il polo del Maggiore è più vivo e nuovo che mai, con quattro sale operatorie appena costruite.

A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del Pdl Piero Camber che aggiunge.

Su queste premesse, in assenza della certezza dei fondi statali, anche l'ipotesi di portare il Burlo al Maggiore è stata esaminata. Aveva una sua ragion d'essere, ovvero quella di lasciare l'attività più squisitamente ambulatoriale di AOUTs (Oculistica, Odontoiatria, Medicina del Lavoro) nelle sedi attuali all'interno del Maggiore e completare la ristrutturazione del Maggiore, ridestinando l'attuale piccolo polo tecnologico e la palazzina laboratori ad attività del Burlo. Non è stato possibile perseguire tale ipotesi principalmente per la necessità di AOUTs di utilizzare le parti via via ristrutturate del Maggiore come polmone per reparti di degenza che non trovavano collocazione adeguata a Cattinara.

Oggi finalmente - evidenzia Camber - grazie al paziente lavoro costruttivo della Giunta Tondo, è in arrivo il finanziamento statale, in aggiunta ai 59 milioni appena messi dalla Regione. Ricordo solo gli ultimi 20 milioni spesi sempre dalla Regione per il Maggiore: altro che Regione matrigna. Ma il vecchio progetto, che prevede una terza torre e la messa in sicurezza delle attuali due, con relativo riadattamento, richiede certamente una rivisitazione, dato che il cantiere interno all'ospedale, piano per piano, durerebbe dai 5 ai 10 anni, con un disagio spaventoso per i pazienti e per gli operatori. Oggi, dunque, il progetto va totalmente rivisto, prevedendo costi minori adeguati al finanziamento, con una maggiore e più funzionale razionalizzazione degli spazi e con un serio cronoprogramma che non crei disagi alle attività attualmente in corso presso le due strutture sanitarie.

Pertanto vi è la necessità che la Regione e le direzioni generali ascoltino quanto suggerito in perfetta condivisione da entrambi gli organi di indirizzo, del Burlo e di Cattinara, che hanno identificato un chiaro percorso di priorità, prevedendo cantieri esterni. Nello specifico:

- costruire nell'attuale area parcheggio dipendenti il nuovo edificio parallelepipedo, come indicato dal finanziamento regionale, con circa 600 posti letto - ginecologia adulti compresa - e parcheggio sotterraneo per oltre 700 autovetture, e lì spostare i degenti adulti attualmente ospitati presso le due torri;

- riempire le due torri, dal sesto piano in su, non con strutture assistenziali, ma con le due direzioni generali con relativi uffici, facoltà di medicina e relative pertinenze, studi medici e ambulatori, tutte le attività amministrative oggi decentrate sul territorio (via Farneto in primis), servizi vari inclusa la mensa e persino finalmente una foresteria per il Burlo;

- riadattare l'attuale palazzina direzionale destinandola alla ricerca clinica e ai laboratori comuni Ospedale-Burlo;

- nel frattempo mettere anche l'attuale Burlo in sicurezza, possibilmente con nuovi spazi alternativi.

Solo dopo aver completato quanto sopra, se ci saranno ancora fondi disponibili si potrà procedere all'edificazione della nuova palazzina degenze del nuovo Burlo, con relativo parcheggio. Senza tanti strepiti - conclude Camber - l'Amministrazione Tondo riuscirà così a portare avanti, con l'arma della concretezza, il progetto costruito con i preziosi suggerimenti dei veri professionisti della Sanità.