CR: approvata legge fusione Comuni Teor e Rivignano (3)
(ACON) Trieste, 30 gen - RC - Atto finale, in Aula, affinché
gli abitanti di Rivignano e Teor, in provincia di Udine, si
vedano riconosciuta la volontà, espressa ad ampia maggioranza il
2 dicembre 2012, di fondersi nell'unico Comune di "Rivignano
Teor", realtà che vanterà circa 6.500 persone. Quel giorno,
chiamati a referendum consultivo, il 95,07% dei cittadini di
Rivignano disse sì alla fusione e lo stesso fece il 72,98% di
quelli di Teor.
Il provvedimento ha visto il sì unanime di 38 tra consiglieri e
assessori.
Stando a quanto previsto dall'articolo 19 della legge regionale
5/2003, entro 60 giorni dai risultati del referendum consultivo,
se questi ovviamente danno esito positivo, la Giunta regionale è
tenuta a presentare un disegno di legge. Così è stato e la V
Commissione, dopo aver votato all'unanimità il testo, ha scelto
il presidente Roberto Marin (Pdl) quale relatore unico.
L'articolo 1 del testo - ha spiegato dunque Marin - fissa al
primo gennaio 2014 la nascita del nuovo Comune. Ciò consentirà di
far coincidere la nuova gestione finanziaria, contabile e
giuridico-amministrativa con l'inizio dell'anno solare. La nuova
sede municipale sarà a Rivignano, secondo quanto indicato dalle
due Amministrazioni comunali coinvolte.
L'articolo 2 dispone che gli organi del Comune di Teor, che
dovrebbero essere rinnovati nella prossima primavera, siano
prorogati fino al 31 dicembre 2013 in quanto sarebbe inopportuno
eleggere una nuova amministrazione destinata a interrompersi dopo
meno di un anno. Viceversa, gli organi del Comune di Rivignano,
che scadono nella primavera del 2014, cesseranno automaticamente
in coincidenza con la nascita del nuovo ente, il primo gennaio
2014. Da tale data e fino all'elezione dei nuovi organi, la
gestione sarà provvisoria ovvero affidata a un commissario e a un
vicecommissario, i quali eserciteranno i poteri dei sindaci,
delle Giunte e dei Consigli.
I successivi articoli, dal 3 al 7, definiscono i rapporti
patrimoniali e finanziari relativi alla successione tra i due
Comuni, compresi i rapporti riguardanti il personale. In merito a
quest'ultimo, per due anni sono autorizzati a sostenere i
maggiori oneri per lavoro straordinario dei propri dipendenti per
espletare le attività connesse all'avvio della nuova realtà. In
tutto, la Regione finanzierà 2,5 milioni di euro (somma stanziata
nella legge di assestamento al bilancio 2012 per il finanziamento
delle leggi istitutive di nuovo Comuni risultanti da fusione) da
destinare all'estinzione anticipata di mutui e alla realizzazione
di interventi per opere pubbliche strategiche per "Rivignano
Teor".
E le perplessità non sono mancate proprio per tale finanziamento
- non ha mancato di ricordare Marin. Se tutti hanno apprezzato il
progetto in sè, hanno però anche rilevato che le fusioni tra
Comuni dovrebbero essere motivate dalla consapevolezza che sono
uno strumento ormai necessario per avere economie di scala,
ridurre la spesa pubblica, fornire migliori e maggiori servizi ai
cittadini. In altre parole, non dovrebbero essere incentivate
mediante la previsione di cospicui finanziamenti. Resta, però,
che l'approvazione del testo farà rispettare la volontà
manifestata dai cittadini con il referendum consultivo.
Riflessioni, quelle del relatore, ribadite nel corso del
dibattito generale dai consiglieri Iacop e Travanut (PD),
Agnola (Idv), Baritussio (La Destra), Galasso (Pdl), Moretton
(Scelta Civica), Sasco (UDC), e infine Ciani (FLI) e Asquini
(Misto) che hanno segnalato i troppi Comuni che non passano, dopo
6-7 anni, dall'unione alla fusione: tempi troppo lunghi, ha
denunciato Ciani; dobbiamo creare un obbligo di legge a passare
alla fusione, ha detto Asquini.
Non da ultimo, l'assessore De Anna ha fatto presente che anche la
fusione tra Campolongo e Tapogliano, avviata nel 2008, in totale
registra un finanziamento regionale pari a quasi 2,5 milioni di
euro.
(segue)