News


CR: presidente Franz commemora ex consigliere Floramo (2)

01.02.2013
13:17
(ACON) Trieste, 1 feb - AB - Il presidente Maurizio Franz ha commemorato in Aula Luciano Floramo, consigliere regionale della V legislatura, scomparso martedì scorso.

Floramo era nato nel 1931 a Comeno, in Istria, dove la sua famiglia aveva dovuto trasferirsi dalla Sicilia poiché suo padre, ferroviere di ideali socialisti, non si era allineato al regime. Dopo aver trascorso lì l'infanzia e dopo una breve parentesi a Gorizia, al termine del conflitto giunse come profugo a San Daniele del Friuli, dove conobbe la moglie Laura, dalla quale ebbe tre figli, e dove lavorò come istitutore notturno in un collegio per mantenersi agli studi, che concluse laureandosi in lettere antiche all'Università di Trieste.

Nel 1951 si iscrisse alla Democrazia cristiana diventandone responsabile regionale nei settori della sanità e dell'assistenza. Il suo impegno, le sue capacità e le sue conoscenze lo portano a essere nominato presidente prima dell'ospedale di San Daniele e poi di quello di Udine, nonché dell'Associazione degli ospedali regionali e nello stesso periodo entrò a far parte del Consiglio nazionale sanitario.

Nel 1981 venne eletto sindaco di San Daniele, riconfermato nella carica nelle due successive tornate amministrative, mentre nel 1983 venne eletto in Consiglio regionale, sempre nelle fila della DC, dove si impegnò in particolare nei settori a lui più congeniali quali sanità e assistenza e in favore dei più deboli e degli emarginati. In quegli anni destarono un certo scalpore le sue battaglie contro la realizzazione della diga di Pinzano e, assieme ad alcuni consiglieri dell'allora PCI, per dare dignità ai popoli Rom e Sinti.

Fu inoltre particolarmente attivo nell'associazionismo e nel volontariato e promotore in ambito nazionale e regionale del metodo del professor Hudolin per il recupero degli alcolisti. Fu Floramo a fondatore l'Associazione dei Club alcologici territoriali, di cui è stato presidente emerito. Notevole anche il suo impegno per la tutela e valorizzazione della lingua friulana, che riteneva essere importante veicolo per far conoscere la nostra cultura e le nostre tradizioni, di cui era un profondo conoscitore.

Floramo - ha concluso Franz - era un uomo libero, cresciuto in ambienti umili, conosceva le difficoltà della vita e il suo impegno politico e nelle Istituzioni è sempre andato nella direzione dell'aiuto ai più deboli e nella tutela del loro diritto ad avere un'esistenza dignitosa. In Consiglio regionale e nelle altre Istituzioni dove ha operato si è sempre distinto per capacità, impegno, rettitudine morale e passione politica, doti riconosciutegli anche dagli avversari politici, dai quali riceveva e per i quali nutriva profondo rispetto.

(segue)