PD: Pupulin, fallimentare programma reinserimento disoccupati
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - Alla mia interrogazione sui
risultati definitivi del programma di reinserimento al lavoro dei
disoccupati in condizione di particolare difficoltà occupazionale
- fa presente in consigliere regionale del PD Paolo Pupulin -
l'assessore Brandi ha dovuto rispondere presentando un quadro
che non può che essere giudicato desolante.
Il programma, che durava 18 mesi coinvolgendo 1842 disoccupati di
lunga durata (periodo 27 giugno 2011-27 ottobre 2012), per un
importo previsto di 1.650.000 più IVA, è stato utilizzato
secondo i dati ufficiali trasmessi nella risposta dell'assessore
per circa un terzo (per la precisione 538.638,44 più IVA ).
In sostanza, con circa un terzo dell'importo messo a gara sono
stati ricollocati 105 lavoratori, pari al 5,7% di quelli affidati
alla gestione della società aggiudicataria. Cioè con un terzo dei
fondi disponibili si è riuscito a reinserire al lavoro e in gran
parte per periodi limitati un numero del tutto marginale di
disoccupati.
Nello specifico, le assunzioni a tempo indeterminato sono
risultate 40, di cui 5 in provincia di Pordenone, 10 di Trieste,
8 di Gorizia e 17 di Udine. Le assunzioni a tempo determinato
superiore a 12 mesi sono state 24, di cui 9 a Pordenone, 4 a
Trieste, 4 a Gorizia e 7 a Udine. Infine, le assunzioni a tempo
determinato da 6 mesi a un anno sono state 41, di cui 7 a
Pordenone, 13 a Trieste, 6 a Gorizia e 15 a Udine.
Un giudizio di totale delusione per un progetto che era stato
presentato come risolutivo per quasi 2000 lavoratori che hanno
perso il posto di lavoro da lungo tempo, senza riuscire a
trovarne uno nuovo che garantisca un minimo di reddito dignitoso.
Fin dall'inizio - sottolinea Pupulin - ho contestato
l'impostazione del bando e del programma, al quale si era
presentata un'unica concorrente, chiarendo che si trattava di
un'operazione sbagliata, che non poteva raggiungere gli obiettivi
preventivati.
Un programma impostato male e finito peggio. Se si fosse trattato
di un programma privato avremmo affermato che è stato
fallimentare. Sembra che adesso persino la stessa assessore
convenga che occorra predisporre un nuovo progetto, visto che si
tratta di fondi europei, che veda coinvolte l'insieme delle
agenzie private e pubbliche in uno sforzo comune e condiviso per
sottrarre migliaia di disoccupati dalla condizione di marginalità
e spesso di disperazione.
Il guaio è che si sono persi quasi due anni senza risultati
apprezzabili e che ormai siamo a fine legislatura.