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PD: Pupulin, fallimentare programma reinserimento disoccupati

01.02.2013
13:16
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - Alla mia interrogazione sui risultati definitivi del programma di reinserimento al lavoro dei disoccupati in condizione di particolare difficoltà occupazionale - fa presente in consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - l'assessore Brandi ha dovuto rispondere presentando un quadro che non può che essere giudicato desolante.

Il programma, che durava 18 mesi coinvolgendo 1842 disoccupati di lunga durata (periodo 27 giugno 2011-27 ottobre 2012), per un importo previsto di 1.650.000 più IVA, è stato utilizzato secondo i dati ufficiali trasmessi nella risposta dell'assessore per circa un terzo (per la precisione 538.638,44 più IVA ).

In sostanza, con circa un terzo dell'importo messo a gara sono stati ricollocati 105 lavoratori, pari al 5,7% di quelli affidati alla gestione della società aggiudicataria. Cioè con un terzo dei fondi disponibili si è riuscito a reinserire al lavoro e in gran parte per periodi limitati un numero del tutto marginale di disoccupati.

Nello specifico, le assunzioni a tempo indeterminato sono risultate 40, di cui 5 in provincia di Pordenone, 10 di Trieste, 8 di Gorizia e 17 di Udine. Le assunzioni a tempo determinato superiore a 12 mesi sono state 24, di cui 9 a Pordenone, 4 a Trieste, 4 a Gorizia e 7 a Udine. Infine, le assunzioni a tempo determinato da 6 mesi a un anno sono state 41, di cui 7 a Pordenone, 13 a Trieste, 6 a Gorizia e 15 a Udine.

Un giudizio di totale delusione per un progetto che era stato presentato come risolutivo per quasi 2000 lavoratori che hanno perso il posto di lavoro da lungo tempo, senza riuscire a trovarne uno nuovo che garantisca un minimo di reddito dignitoso. Fin dall'inizio - sottolinea Pupulin - ho contestato l'impostazione del bando e del programma, al quale si era presentata un'unica concorrente, chiarendo che si trattava di un'operazione sbagliata, che non poteva raggiungere gli obiettivi preventivati.

Un programma impostato male e finito peggio. Se si fosse trattato di un programma privato avremmo affermato che è stato fallimentare. Sembra che adesso persino la stessa assessore convenga che occorra predisporre un nuovo progetto, visto che si tratta di fondi europei, che veda coinvolte l'insieme delle agenzie private e pubbliche in uno sforzo comune e condiviso per sottrarre migliaia di disoccupati dalla condizione di marginalità e spesso di disperazione.

Il guaio è che si sono persi quasi due anni senza risultati apprezzabili e che ormai siamo a fine legislatura.