PD: Marsilio, non sempre si fanno economie nelle Unioni montane
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - La riforma del governo dei
territori montani ha costituito le Unioni montane con l'obiettivo
di razionalizzare le strutture di gestione dei nuovi Enti per
aumentarne l'efficienza e ridurne i costi. La riduzione della
spesa pubblica impone una politica di tagli che dovrebbe
interessare tutta l'Amministrazione pubblica, ivi compresi gli
Enti locali ma, a giudicare da quanto si sta facendo in Carnia,
pare che siano ammesse eccezioni e che non tutti siano soggetti
all'obbligo di realizzare le opportune economie.
A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del PD Enzo
Marsilio, che aggiunge.
Nell'ambito dei progetti di riorganizzazione della gestione dei
servizi dell'Unione dei Comuni della Carnia si prevede infatti,
per la gestione della polizia locale, dei tributi e dei servizi
informatici, l'assunzione di altre 6/8 figure professionali che
vanno a implementare l'attuale pianta organica, che consta di 48
unità.
"Diventa difficile realizzare una riduzione di spesa quando si va
ad aumentarne la pianta organica - commenta Marsilio. L'organico
del personale a disposizione è in grado certamente di far fronte
ai carichi di lavoro previsti nell'ambito dei processi di
riorganizzazione in corso e non mancano nell'attuale pianta
organica le figure professionali necessarie. Più che ricorrere a
nuove assunzioni sarebbe opportuno valorizzare gli organici
esistenti".
Marsilio ha quindi chiesto al presidente Tondo come potrà far
fronte l'Amministrazione regionale ai maggiori oneri derivati
dall'aumento dei costi conseguente alle nuove assunzioni, se ci
sarà un aumento dei fondi da trasferire alle Unioni o se dovranno
farsene carico i bilanci dei Comuni.