PD: Travanut, senza dati ISTAT incerto numero consiglieri regionali
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/MPB - Mauro Travanut, capogruppo
del PD in Consiglio regionale, pur ricordando la soddisfazione
espressa dalla sua parte politica per il voto della Camera che ha
definitivamente approvato la modifica dello Statuto per la
riduzione del numero dei consiglieri regionali, fa una
precisazione con la quale rammenta che la proposta del PD di
modifica statutaria, presentata nell'ottobre 2010, prevedeva un
numero fisso di consiglieri per il Friuli Venezia Giulia, cioè 48.
La precisazione viene fatta - spiega Travanut - perché la
modifica votata in Aula, voluta dal centrodestra e sulla quale il
PD si è astenuto, prevede un consigliere ogni 25.000 abitanti con
riferimento all'ultima rilevazione ufficiale dell'ISTAT sulla
popolazione residente antecedente il decreto di convocazione dei
comizi elettorali.
Ebbene, la complessità di questo meccanismo a oggi non consente
al presidente Tondo di convocare i comizi elettorali in quanto
non sono ancora disponibili i dati ufficiali ISTAT. Non quelli
del 2012, che chissà quando saranno a disposizione, bensì del
2011, anno che necessariamente dovrà essere preso in
considerazione per definire il numero complessivo dei consiglieri
regionali e la loro ripartizione nei 5 collegi della regione.
Questo stato di cose fa sì che, a meno di due mesi e mezzo dalle
elezioni, ancora non ci sia certezza se i consiglieri regionali
della undicesima legislatura saranno 48 o 49 e se a Gorizia
saranno eletti 5 o 6 consiglieri.
La cosa - annota ancora il capogruppo PD - a taluni può sembrare
marginale, ma ricordo che prima delle elezioni, per le forze
politiche che si presenteranno alla contesa elettorale ci sono
degli adempimenti da espletare, come ad esempio la raccolta delle
firme sulle liste dei candidati che devono avere tutti i crismi
di regolarità oggi ancora difficilmente da definire.
Se si sceglieva la strada da noi indicata del numero fisso di 48
consiglieri - conclude Travanut - questo stato di indecisione e
confusione oggi sarebbe più che superato, avendo invece voluto
seguire il centrodestra lo stato di impasse è palese. A questo
punto, speriamo che l'ISTAT pubblichi ufficialmente quanto prima
i suoi dati riferiti al 2011, altrimenti dovremo accontentarci di
quelli oramai superati persino dal censimento del 2010.