PD: Menosso, doppia preferenza di genere almeno nei Comuni
(ACON) Trieste, 4 feb - COM/AB - Come era stato annunciato,
venerdì 1 febbraio un gruppo di donne in rappresentanza delle
associazioni femminili ha assistito alla seduta del Consiglio
regionale che avrebbe dovuto trattare un emendamento presentato
dalla consigliera Annamaria Menosso per l'introduzione della
doppia preferenza di genere nei Comuni al di sopra dei 5.000
abitanti.
Durante il Consiglio, rispetto a una richiesta bocciata dall'Aula
di inversione dell'ordine del giorno, la consigliera Menosso ha
ribadito la necessità di un'audizione da parte dei capigruppo,
che si è tenuta e così è stato ulteriormente spiegato come la
proposta per la doppia preferenza per le elezioni regionali non
sia più perseguibile in quanto mancano i tempi tecnici per
un'approvazione con procedura rafforzata, ma come sia possibile
recepire la legge nazionale.
La sessione di Consiglio regionale già programmata dal 5 al 7
marzo potrebbe essere l'occasione per approvare una norma
semplice che così recita: "Gli articoli 1 e 2 della legge 23
novembre 2012 n. 215 si applicano a partire dall'entrata in
vigore della presente legge".
Ciò significherebbe che nei Comuni con più di 5.000 abitanti si
possono esprimere due preferenze. In tal caso devono essere di
genere diverso, in caso contrario viene annullata la seconda
preferenza.
Auspichiamo veramente che questo impegno venga mantenuto, per
rispondere a un principio di civiltà che veda una maggiore
presenza delle donne nelle istituzioni. Tutti conosciamo le
difficoltà delle donne nel trovare spazio nella politica, da
troppo tempo occupata stabilmente da un solo genere, quello
maschile, difficile da scalzare. Ma abbiamo anche visto -
conclude Menosso - come la doppia preferenza di genere possa
essere un aiuto concreto e possibile per raggiungere questo
obiettivo.