PD: Marsilio, modificare regolamento per agriturismi montani
(ACON) Trieste, 5 feb - COM/MPB - "Se non si modifica al più
presto il limite delle quote minime di prodotti propri aziendali
negli agriturismi al di sopra dei 500 metri di altitudine, che
l'approvazione del nuovo regolamento sull'attività agrituristica
ha elevato dal 25% al 40%, saranno molte le attività, specie
nelle malghe, che difficilmente potranno avere un paniere di
prodotti tale da poter superare i limiti imposti. Per cui, per
molti, il rischio di chiusura è elevato".
Lo fa notare il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio, che
sottolinea come "il sistema agricolo montano possa sostenersi
solo con una serie di attività integrative di natura turistica,
come l'ospitalità e la ristorazione. L'attività agrituristica in
quelle aree - sottolinea Marsilio - non rappresenta, come
generalmente accade altrove, un reddito integrativo, ma è una
vera e propria fonte di sopravvivenza. Sostenere l'economia della
montagna, alla luce della sua specialità, significa prima di
tutto applicare parametri differenziati.
"Nonostante le molte promesse di intervento in favore delle
attività per mitigare gli effetti della crisi e alla faccia del
ventilato sostegno da dare alle aree svantaggiate, quali sono gli
ambiti montani, il presidente della Regione Tondo continua a
permettere che le scelte dell'assessore Violino affossino
definitivamente le poche aziende agricole che ancora operano in
montagna.
"I tempi ci sono; non resta che sperare - conclude l'esponente
del PD - che il Consiglio regionale metta in calendario, prima
dello scadere della legislatura, la modifica richiesta in modo da
ripristinare la situazione antecedente all'entrata in vigore del
regolamento attuale".