IV Comm: illustrata pdl patrimonio ittico e pesca acque interne
(ACON) Trieste, 7 feb - MPB - Illustrata alla IV Commissione
del Consiglio regionale, presieduta, da Alessandro Colautti
(Pdl), la proposta di legge presentata dal Gruppo dell'UDC, primo
firmatario Giorgio Venier Romano, contenete norme in materia di
protezione del patrimonio ittico e di pesca nelle acque interne:
una sorta di testo unico - ha spiegato Venier Romano - per
aggiornare in maniera organica la legge 19 del 1971; 44 articoli
in tutto, sui quali il mondo dei pescatori ha manifestato
consensi.
La rete delle acque interne del Friuli Venezia Giulia
contribuisce a rendere particolarmente interessante e attraente
il patrimonio naturalistico, che si distingue per una ricca e
variegata presenza di specie ittiche; un patrimonio che va
gestito, utilizzato, ma anche salvaguardato e incrementato - ha
detto Venier Romano ricordando che la gestione di questo delicato
e importante ecosistema acquatico è da anni affidata all'Ente
tutela pesca, al quale viene ora affidato il compito di
predisporre la Carta ittica regionale, documento di indirizzo e
riferimento da tenere costantemente aggiornato.
Ecco dunque che la proposta di legge punta a riconoscere la
valenza pubblica delle acque interne e degli ecosistemi a esse
connessi, per la loro funzione di carattere ambientale,
naturalistico, paesaggistico, culturale e sociale, con una
sottolineatura anche del profilo turistico, da valorizzare e
sviluppare; e tutto ciò in un quadro di collaborazioni
transfrontaliere e transnazionali.
Così, parte dell'articolato è dedicato specificatamente all'Ente
tutela pesca, ne definisce finalità, compiti, entrate, organi
prevedendo per l'elezione - ogni cinque anni - del presidente il
voto libero, diretto e segreto dei pescatori sportivi regionali
in possesso di licenza.
Quale organo di consulenza tecnico scientifica dell'Ente, è
prevista l'istituzione di una Commissione scientifica.
Alcuni ulteriori articoli trattano la pesca sportiva, altri la
pesca di mestiere; inoltre, una parte del testo riguarda le opere
di sbarramento e gli obblighi ittiogenici, prevedendo tra l'altro
che l'occupazione totale o parziale del letto di fiumi e torrenti
debba comportare la costruzione di strutture idonee a consentire
la risalita della fauna ittica per il mantenimento
dell'equilibrio biologico delle specie presenti.
Disposizioni specifiche riguardano, poi, le bocche di presa per
le derivazioni, le asciutte artificiali e i lavori in alveo. E,
ancora, in merito al ripopolamento della fauna, alla pesca a
scopo scientifico, alla pesca elettrica, all'attività privata di
pesca sportiva, alle gare di pesca, all'organizzazione della
vigilanza ittica, alle sanzioni, alle norme speciali di pesca
(che discendono da normativa comunitaria), all'accesso alle acque.
(immagini tv)