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IV Comm: illustrata pdl patrimonio ittico e pesca acque interne

07.02.2013
13:11
(ACON) Trieste, 7 feb - MPB - Illustrata alla IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta, da Alessandro Colautti (Pdl), la proposta di legge presentata dal Gruppo dell'UDC, primo firmatario Giorgio Venier Romano, contenete norme in materia di protezione del patrimonio ittico e di pesca nelle acque interne: una sorta di testo unico - ha spiegato Venier Romano - per aggiornare in maniera organica la legge 19 del 1971; 44 articoli in tutto, sui quali il mondo dei pescatori ha manifestato consensi.

La rete delle acque interne del Friuli Venezia Giulia contribuisce a rendere particolarmente interessante e attraente il patrimonio naturalistico, che si distingue per una ricca e variegata presenza di specie ittiche; un patrimonio che va gestito, utilizzato, ma anche salvaguardato e incrementato - ha detto Venier Romano ricordando che la gestione di questo delicato e importante ecosistema acquatico è da anni affidata all'Ente tutela pesca, al quale viene ora affidato il compito di predisporre la Carta ittica regionale, documento di indirizzo e riferimento da tenere costantemente aggiornato.

Ecco dunque che la proposta di legge punta a riconoscere la valenza pubblica delle acque interne e degli ecosistemi a esse connessi, per la loro funzione di carattere ambientale, naturalistico, paesaggistico, culturale e sociale, con una sottolineatura anche del profilo turistico, da valorizzare e sviluppare; e tutto ciò in un quadro di collaborazioni transfrontaliere e transnazionali.

Così, parte dell'articolato è dedicato specificatamente all'Ente tutela pesca, ne definisce finalità, compiti, entrate, organi prevedendo per l'elezione - ogni cinque anni - del presidente il voto libero, diretto e segreto dei pescatori sportivi regionali in possesso di licenza.

Quale organo di consulenza tecnico scientifica dell'Ente, è prevista l'istituzione di una Commissione scientifica.

Alcuni ulteriori articoli trattano la pesca sportiva, altri la pesca di mestiere; inoltre, una parte del testo riguarda le opere di sbarramento e gli obblighi ittiogenici, prevedendo tra l'altro che l'occupazione totale o parziale del letto di fiumi e torrenti debba comportare la costruzione di strutture idonee a consentire la risalita della fauna ittica per il mantenimento dell'equilibrio biologico delle specie presenti.

Disposizioni specifiche riguardano, poi, le bocche di presa per le derivazioni, le asciutte artificiali e i lavori in alveo. E, ancora, in merito al ripopolamento della fauna, alla pesca a scopo scientifico, alla pesca elettrica, all'attività privata di pesca sportiva, alle gare di pesca, all'organizzazione della vigilanza ittica, alle sanzioni, alle norme speciali di pesca (che discendono da normativa comunitaria), all'accesso alle acque.

(immagini tv)