Scelta Civica: Moretton, su terza corsia siamo punto e a capo
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/AB - Il presidente di Autovie
Venete, Emilio Terpin, ha descritto con massima chiarezza la
situazione molto complicata relativa all'ottenimento del
finanziamento da parte delle banche. Siamo ritornati al punto di
partenza - sottolinea il consigliere regionale Gianfranco
Moretton (Scelta Civica) - nel senso che dal 2008 a oggi la
situazione è più o meno la stessa, pur riconoscendo che alcuni
cantieri sono partiti.
A fronte delle grandi difficoltà evidenziate da Terpin, Moretton
si chiede a che punto siano le opere ancora da effettuare da
parte di Autovie Venete, su tutte la terza corsia ma anche gli
altri lavori previsti dal piano finanziario che risale ancora al
2007 e che quest'anno dovrà essere aggiornato. Possiamo
affermare, senza tema di smentita, che il problema è quello del
costo reale complessivo delle opere, in particolare della terza
corsia, che non è di soli due miliardi e trecento milioni, ma è
sicuramente abbondantemente superato (poco meno di tre miliardi).
Tondo e Riccardi - aggiunge Moretton - a questo punto dovrebbero
essere chiari nel dire come stanno le cose, anche per doverosa
trasparenza nei confronti del mondo politico, di quello economico
e dei cittadini, che devono sapere di che morte devono morire.
Anche perché l'ormai superato crono programma predisposto da
Tondo, che nel frattempo è ritornato a essere commissario, non è
mai stato aggiornato e, di conseguenza, ci sono forti dubbi
proprio sulla sua reale fattibilità a fronte di un assoluto
silenzio da parte di Tondo e del suo vice Riccardi.
È evidente ormai che le cose si sono fortemente complicate, e non
vorrei che da parte di Tondo e Riccardi si volesse tergiversare
in questa fase con le banche, per arrivare a dopo le elezioni
regionali e affermare che non se ne fa più nulla accampando alibi
e scusanti rispetto all'incapacità oggettiva di concludere
l'operazione.
La realtà - conclude Moretton - è che l'impostazione data da
Tondo a tutta l'iniziativa è stata sbagliata, perché ha peccato
di presunzione dichiarando a destra e a manca che avrebbe fatto
da solo per non chiedere nulla al Governo nazionale. Siamo anche
stufi di sentire che Tondo continui a dire che lui e Riccardi
hanno rinunciato ai compensi per i rispettivi ruoli in quanto gli
incarichi ricevuti avevano e hanno una valenza di natura
istituzionale. Il loro agire dimostra il totale fallimento,
soprattutto se si considera che la terza corsia, per loro stessa
ammissione, si sarebbe dovuta concludere in cinque anni e
comunque entro il 2015.