VI Comm: approvata pdl patrimonio Grande Guerra
(ACON) Trieste, 14 feb - MPB - Con le sole astensioni di PD e
Cittadini-Libertà Civica, la VI Commissione, presieduta da Piero
Camber (Pdl), ha approvato la proposta di legge presentata dallo
stesso Camber (primo firmatario) e sottoscritta anche da altri
consiglieri di Pdl, UDC e Idv, per la valorizzazione del
patrimonio storico-culturale della Grande Guerra, e gli
interventi di commemorazione del centenario dell'inizio del
conflitto mondiale.
Un provvedimento che nelle scorse settimane aveva registrato
ampia condivisione nell'ambito delle audizioni che avevano
raccolto l'opinione di associazioni, club, società e gruppi di
ricerca, musei e curatori di mostre, consorzi, ma anche la
Cineteca del Friuli, case editrici e singoli studiosi, Coro del
Friuli Venezia Giulia, presidenti delle Province e rettori delle
Università di Trieste e Udine.
Il testo votato dalla Commissione ha visto l'introduzione di
numerosi emendamenti, prevalentemente a firma Camber, ma non sono
mancate modifiche presentate da Colussi e da Codega (PD) e
Gabrovec (PD-Ssk). E relatori per l'Aula saranno proprio Camber,
Codega e Colussi.
L'evento è particolarmente sentito nelle nostre terre che furono
uno dei teatri principali della Grande Guerra e dove il confitto
fu vissuto con i soldati inquadrati sia nell'esercito italiano
che in quello austro-ungarico. E proprio uno degli emendamenti
accolti, presentato da Gabrovec, sottolinea, all'articolo 1
dedicato alle finalità, che la la promozione del patrimonio
storico culturale e ambientale attinente ai fatti della Prima
Guerra mondiale avviene "ricordando e onorando le vittime
militari e civili di ogni schieramento e nazionalità".
A un secolo da quella tragedia innumerevoli iniziative, in ogni
parte della regione, coinvolgono strutture permanenti (musei,
mostre fisse, percorsi tematici su sentieristica, musei
all'aperto) e si allargano a manifestazioni culturali
(esposizioni temporanee, convegni) fino a veri e propri progetti
di ricerca su temi specifici riferiti alla Grande Guerra, per
catalogare beni immobili quali fortificazioni e monumenti,
inventariare beni mobili, svolgere ricerche su particolari fatti
d'arme e altro ancora). Evidente - per i proponenti - la
necessità di supporto e coordinamento delle iniziative regionali
affinchè risultino una risorsa costantemente fruibile dal
pubblico, tenuto conto anche della attrattiva che i luoghi della
Guerra hanno in termini turistici.
In quest'ottica è ritenuta necessaria una rivisitazione delle
norme regionali guardando anche legislazione statale, compreso il
decreto legislativo 66 del 2010 che individua le zone monumentali
di guerra - in Friuli Venezia Giulia il Monte Sabotino e il Monte
San Michele - che costituiscono demanio culturale gestito dal
ministero della Difesa. Gli interventi su tali aree - sottoposte
all'alta sorveglianza del Commissariato generale per le onoranze
ai Caduti in Guerra (Onorcaduti) - potranno quindi essere attuati
solo in accordo con il ministero interessato. C'è inoltre la
necessità di disciplinare l'attività di raccolta di reperti
mobili e di affrontare il tema delle collezioni private creando
un registro (su base volontaria) dei collezionisti.
Così, altre modifiche hanno meglio definito le tipologie di
questo patrimonio storico, la costituzione, la composizione e i
compiti di un Comitato consultivo per l'attuazione delle finalità
della legge, i contributi per gli interventi , precisando che
l'assegnazione è vincolata all'impegno della fruizione pubblica
dei beni.
Meglio definito è l'aspetto delle convenzioni con i privati, gli
accordi di collaborazione con gli enti locali e con le
Amministrazioni pubbliche, le norme per l'attività di raccolta di
reperti mobili e cimeli individuabili a vista o affioranti dal
suolo (poichè lo scavo compete allo Stato e la raccolta è vietata
nelle aree archeologiche e nei siti individuati quali cimiteri di
guerra). Per quanto riguarda censimento e promozione delle
collezioni private prevista l'organizzazione, tramite l'Istituto
regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia
di corsi, rivolti in via prioritaria ai collezionisti,
finalizzati alla catalogazione, gestione e conservazione di
questi beni.
(immagini tv)