News


VI Comm: approvata pdl patrimonio Grande Guerra

14.02.2013
15:49
(ACON) Trieste, 14 feb - MPB - Con le sole astensioni di PD e Cittadini-Libertà Civica, la VI Commissione, presieduta da Piero Camber (Pdl), ha approvato la proposta di legge presentata dallo stesso Camber (primo firmatario) e sottoscritta anche da altri consiglieri di Pdl, UDC e Idv, per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Grande Guerra, e gli interventi di commemorazione del centenario dell'inizio del conflitto mondiale.

Un provvedimento che nelle scorse settimane aveva registrato ampia condivisione nell'ambito delle audizioni che avevano raccolto l'opinione di associazioni, club, società e gruppi di ricerca, musei e curatori di mostre, consorzi, ma anche la Cineteca del Friuli, case editrici e singoli studiosi, Coro del Friuli Venezia Giulia, presidenti delle Province e rettori delle Università di Trieste e Udine.

Il testo votato dalla Commissione ha visto l'introduzione di numerosi emendamenti, prevalentemente a firma Camber, ma non sono mancate modifiche presentate da Colussi e da Codega (PD) e Gabrovec (PD-Ssk). E relatori per l'Aula saranno proprio Camber, Codega e Colussi.

L'evento è particolarmente sentito nelle nostre terre che furono uno dei teatri principali della Grande Guerra e dove il confitto fu vissuto con i soldati inquadrati sia nell'esercito italiano che in quello austro-ungarico. E proprio uno degli emendamenti accolti, presentato da Gabrovec, sottolinea, all'articolo 1 dedicato alle finalità, che la la promozione del patrimonio storico culturale e ambientale attinente ai fatti della Prima Guerra mondiale avviene "ricordando e onorando le vittime militari e civili di ogni schieramento e nazionalità".

A un secolo da quella tragedia innumerevoli iniziative, in ogni parte della regione, coinvolgono strutture permanenti (musei, mostre fisse, percorsi tematici su sentieristica, musei all'aperto) e si allargano a manifestazioni culturali (esposizioni temporanee, convegni) fino a veri e propri progetti di ricerca su temi specifici riferiti alla Grande Guerra, per catalogare beni immobili quali fortificazioni e monumenti, inventariare beni mobili, svolgere ricerche su particolari fatti d'arme e altro ancora). Evidente - per i proponenti - la necessità di supporto e coordinamento delle iniziative regionali affinchè risultino una risorsa costantemente fruibile dal pubblico, tenuto conto anche della attrattiva che i luoghi della Guerra hanno in termini turistici.

In quest'ottica è ritenuta necessaria una rivisitazione delle norme regionali guardando anche legislazione statale, compreso il decreto legislativo 66 del 2010 che individua le zone monumentali di guerra - in Friuli Venezia Giulia il Monte Sabotino e il Monte San Michele - che costituiscono demanio culturale gestito dal ministero della Difesa. Gli interventi su tali aree - sottoposte all'alta sorveglianza del Commissariato generale per le onoranze ai Caduti in Guerra (Onorcaduti) - potranno quindi essere attuati solo in accordo con il ministero interessato. C'è inoltre la necessità di disciplinare l'attività di raccolta di reperti mobili e di affrontare il tema delle collezioni private creando un registro (su base volontaria) dei collezionisti.

Così, altre modifiche hanno meglio definito le tipologie di questo patrimonio storico, la costituzione, la composizione e i compiti di un Comitato consultivo per l'attuazione delle finalità della legge, i contributi per gli interventi , precisando che l'assegnazione è vincolata all'impegno della fruizione pubblica dei beni. Meglio definito è l'aspetto delle convenzioni con i privati, gli accordi di collaborazione con gli enti locali e con le Amministrazioni pubbliche, le norme per l'attività di raccolta di reperti mobili e cimeli individuabili a vista o affioranti dal suolo (poichè lo scavo compete allo Stato e la raccolta è vietata nelle aree archeologiche e nei siti individuati quali cimiteri di guerra). Per quanto riguarda censimento e promozione delle collezioni private prevista l'organizzazione, tramite l'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia di corsi, rivolti in via prioritaria ai collezionisti, finalizzati alla catalogazione, gestione e conservazione di questi beni.

(immagini tv)