PD: Codega, astensione su legge Grande Guerra
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/AB - Il consigliere regionale del
PD Franco Codega intende specificare i motivi dell'astensione
della sua parte politica alla proposta di legge sul patrimonio
storico e culturale della Prima Guerra mondiale, licenziato dalla
VI Commissione.
Era una legge necessaria - afferma Codega - in vista dell'ormai
prossima commemorazione del centenario, ma l'impostazione
generale ancora non ci soddisfa. Si poteva e si doveva fare di
più.
Innanzitutto permane uno sbilanciamento della norma sul versante
museal-turistico, con la messa in sordina della dimensione
culturale dell'evento. La commemorazione dei cent'anni dalla
Grande Guerra non poteva non trasformarsi nell'occasione di
aprire una grande stagione di riflessione sulle contraddittorie
vicende della sorte umana, sulla realtà dei conflitti tra popoli
e sulla capacità o incapacità dell'uomo di risolvere tali
conflitti se non con la violenza e lo scontro guerreggiato.
E questo era opportuno proprio per i cittadini di questa regione,
che più di tutti hanno vissuto sulla loro pelle l'enorme lutto e
sofferenza che quei tragici fatti hanno comportato.
Invece, l'impianto è tutto rivolto alla ristrutturazione o
manutenzione dei reperti materiali (forti, fortificazioni, cippi,
monumenti, beni archivistici) in una prospettiva di utilizzo e
valorizzazione turistica. Tutto sacrosanto, ma non può essere lo
scopo principale di un provvedimento che intende promuovere la
commemorazione di un così grande evento.
In secondo luogo c'è stata un'ostinata volontà di non prendere in
considerazione l'opportunità, pur restando nella dimensione
materiale, di far rientrare nei contenuti della legge anche la
costruzione di piccole opere monumentali (cippi, stemmi, lapidi e
via dicendo) finalizzate a ricordare storie o eventi delle
comunità locali riferite alla Grande Guerra.
Motivare il diniego con la considerazione che la norma intende
valorizzare l'esistente sta a indicare una concezione
dell'esistente solo materiale. La memoria storica di una comunità
intera non va valorizzata? E l'apposizione di una lapide è sempre
il segno di una memoria che si fa oggetto a simbolo di una storia
comune. Ma tutto questo non è passato.
Per questo ci siamo astenuti.