PD: impedire i 118 licenziamenti alla Hypo Bank
(ACON) Trieste, 18 feb - COM/AB - Che cosa si sta facendo per
impedire il licenziamento di 118 dipendenti della Hypo Bank?
A chiederlo al presidente della Regione Tondo sono i consiglieri
regionali del PD Marsilio, Iacop e Della Mea, che ricordano come
il 10 settembre 2012 la direzione generale di Hypo Alpe Adria
Bank SpA abbia avviato una procedura di ristrutturazione
aziendale, con ripercussioni sugli organici della banca, in base
alla quale tutti i 40 lavoratori assunti a tempo determinato non
sono stati confermati al termine del contratto e sia stata
avviata la procedura di licenziamento di 118 dei 403 dipendenti.
La Hypo Bank Italia, presente in Italia dal 1998, non ha mai
chiuso un esercizio in perdita - ricordano i consiglieri PD -
pertanto il ricorso ai licenziamenti delle eccedenze
occupazionali relative ai 118 esuberi è da considerarsi quale
addebito irresponsabile al sistema Italia, e soprattutto ai suoi
lavoratori, delle incapacità di gestire un momento di crisi
internazionale non imputabile alla banca con sede in Italia.
La difesa dei posti di lavoro messi a rischio - così Marsilio,
Iacop e Della Mea - rappresenta una necessità urgente a sostegno
del reddito di 118 famiglie che si vengono a trovare,
incolpevoli, in difficoltà , ma è anche un atto dovuto di tutela
di un presidio professionale al servizio del territorio.
Abbiamo chiesto a Tondo che cosa stia facendo l'Amministrazione
regionale per impedire il licenziamento dei 118 dipendenti della
Hypo Bank e, in particolare, per sapere se è stata chiesta al
Governo austriaco, proprietario del gruppo, la sospensione della
procedura di licenziamento attivata, con la pretesa del rispetto
delle tutele previste in Italia per i lavoratori; se è stata
esercitata nei confronti dell'Azienda la richiesta legittima del
rispetto delle regole cui sono soggetti tutti coloro che operano
sul territorio regionale; se è stata assunta, di concerto con gli
altri soggetti parte in causa, una iniziativa specifica per
individuare possibili punti di conciliazione tra le posizioni
della banca e dei lavoratori e quali siano le proposte che si
intende presentare al tavolo del ministero del Lavoro.