Comitato controllo: valutazione legge famiglia 11/2006
(ACON) Trieste, 19 feb - RC - Una legge non ancora del tutto
operativa. È il parere espresso dal Comitato di controllo,
presieduto per l'occasione da Antonio Pedicini (Pdl), in merito
all'attuazione della legge regionale 11 del 2006 sugli interventi
a sostegno della famiglia e della genitorialità, modificata nel
2010 con la legge regionale 7.
L'apposito Fondo, da ripartirsi annualmente tra i diversi
interventi per la famiglia, vede la propria operatività differita
sino al 2014 - è il rilievo mosso dal Comitato e che i
consiglieri Ugo De Mattia (LN) e Stefano Pustetto (SA-SEL)
riporteranno dopodomani, giovedì 21 febbraio, alla III
Commissione consiliare, competente a esprimere un parere sulla
prima relazione triennale 2009-2011 redatta dalla Giunta
sull'attuazione, appunto, della legge in esame.
L'articolo 24 di detta norma prevede una valutazione dei
risultati relativi alla ripartizione del Fondo e dunque ai
progetti finanziati; quale sia stato l'orientamento organizzativo
dei Comuni; quale, infine, sia stato l'apporto delle famiglie. Da
parte del Comitato di controllo, si afferma che ci sono delle
criticità da chiarire quanto all'aver differito al 2014
l'operatività del Fondo; che i Comuni hanno preferito la gestione
non associata degli interventi; che l'apporto delle famiglie si
riconduce nelle azioni della specifica Consulta regionale e nei
progetti presentati dalle famiglie in forma associata e
cooperativa, il cui finanziamento per quasi 2 milioni di euro è
stato gestito dall'Azienda sanitaria n. 5 Bassa Friulana.
Si tratta effettivamente di un'attuazione incompleta - è stata la
risposta della Giunta regionale - perché si è scelto di dare
subito alcune risposte prioritarie e a seguire le altre. Ci sono
gli interventi annuali come la Carta Famiglia, altri biennali
come quelli per le famiglie numerose e l'attività di formazione,
altri infine appunto non ancora attuati. Inoltre sono due le
leggi che sostengono le famiglie, anche la 20 del 2005 per la
prima infanzia, perciò la valutazione dovrebbe essere compiuta
nel suo insieme.
Il triennio 2009-2011 è, di fatto, il primo di attuazione della
legge 11. Guardando alle risorse regionali - si parla di quasi 53
milioni di euro totali - si evince che nel 2009 sono stati
impegnati 7,85 milioni di euro a sostegno delle nascite; 2,4
milioni ai Comuni per la Carta Famiglia e 200.000 euro in
convenzione all'ASS n. 5.
Le cifre e i progetti sono quindi aumentati nel 2010: quasi 4,46
milioni sono andati al sostegno alle nascite; alla Carta Famiglia
vanno quasi 11,23 milioni per i contributi per l'energia
elettrica e 3 milioni ai Comuni; oltre 2 milioni alle famiglie
numerose; 229.900 euro all'ASS n. 5.
Guardando al 2011 il sostegno alle nascite scende un po' con
4,334 milioni di euro; nell'ambito della Carta Famiglia per
l'energia elettrica si finanziano 10,5 milioni e ancora 3 vanno
ai Comuni; 500.000 euro sono per le gestanti in difficoltà e
1.121 alle famiglie numerose; i progetti delle famiglie hanno
1.999.230 euro.
Calcolando i totali, il finanziamento 2009 è stato pari a 10,45
milioni, ai quali vanno aggiunte le risorse per la prima
infanzia, ovvero altri 13.309.000 euro, per un importo di
23.759.000 euro; il finanziamento 2010 è stato di 22.139.396,72
euro a cui aggiungere 13.490.913,06 euro per la prima infanzia,
totale 35.630.309,78; il finanziamento 2011 parla di
20.374.982,43 euro più altri 14,2 milioni, ovvero 35.574.982,43
euro.
In tutto, 52.964.379,15 euro più 40.999.913,06 euro per la prima
infanzia, pari a 93.964.292,21 euro.
Per quanto riguarda i progetti delle famiglie associate - ha
sottolineato ancora la Giunta, parlando di vera novità - la
risposta è stata molto forte con 152 domande presentate, 123 le
ammesse e più di 6.000 famiglie coinvolte. Intanto quelle che
beneficiano della Carta Famiglia sono 50.000.
(immagini tv)