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Pari opportunità: occorrono democrazia e società paritarie

19.02.2013
16:13
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/MPB - La presidente della Commissione pari opportunità del Friuli Venezia Giulia, Santa Zannier, evidenzia in una nota che "l'urgenza di promuovere politiche dirette a dare piena attuazione alla Carta costituzionale, a garantire la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e di uomini, a contrastare tutte le forme di discriminazione di genere che alimentano intolleranza ed emarginazione, a sconfiggere la piaga inaccettabile dei femminicidi e di ogni violenza degli uomini contro le donne in quanto donne", è una istanza posta trasversalmente alla politica.

Per questo "la Conferenza delle Presidenti degli organismi regionali di pari opportunità (costituita nel 2008) si pone gli obiettivi di valorizzare il ruolo istituzionale degli organismi di pari opportunità, favorendo il coordinamento e lo scambio di esperienze e buone prassi tra le singole realtà regionali, per promuovere politiche di genere paritarie, il raccordo e l'interlocuzione con le istituzioni nazionali, nelle loro diverse articolazioni".

Le priorità da affrontare, per lo sviluppo del Paese, riguardano diversi temi. La Commissione in particolare "ritiene prioritario attuare e rafforzare le più recenti normative nazionali sul processo di crescita in una partecipazione qualificata delle donne nelle istituzioni, nelle società, ai vertici dei luoghi decisionali, con l'impegno di realizzare una compiuta democrazia paritaria; inoltre, assumere il lavoro femminile quale fattore strategico per il superamento della crisi e indispensabile alla crescita, colmando le differenze occupazionali e salariali; promuovere l'educazione di genere e il rispetto delle differenze nelle scuole, favorire una rappresentazione femminile sui mass media corretta, non stereotipata, rispondente al ruolo politico, culturale e sociale delle donne; rinnovare il Piano nazionale contro la violenza alle donne, garantendo stanziamenti economici adeguati e costanti ai Centri antiviolenza/Case rifugio attivi sul territorio nazionale; introdurre l'obbligo di valutazione dell'impatto di genere rispetto a tutti i provvedimenti legislativi e governativi, in linea con le raccomandazioni europee".

Per rendere più efficace l'intero sistema di azioni positive, secondo la Conferenza delle presidenti degli organismi regionali di pari opportunità è necessario semplificare e rendere organico il quadro delle competenze e dei soggetti istituzionalmente preposti.