Pari opportunità: occorrono democrazia e società paritarie
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/MPB - La presidente della
Commissione pari opportunità del Friuli Venezia Giulia, Santa
Zannier, evidenzia in una nota che "l'urgenza di promuovere
politiche dirette a dare piena attuazione alla Carta
costituzionale, a garantire la convivenza civile e ridisegnare
una società a misura di donne e di uomini, a contrastare tutte le
forme di discriminazione di genere che alimentano intolleranza ed
emarginazione, a sconfiggere la piaga inaccettabile dei
femminicidi e di ogni violenza degli uomini contro le donne in
quanto donne", è una istanza posta trasversalmente alla politica.
Per questo "la Conferenza delle Presidenti degli organismi
regionali di pari opportunità (costituita nel 2008) si pone gli
obiettivi di valorizzare il ruolo istituzionale degli organismi
di pari opportunità, favorendo il coordinamento e lo scambio di
esperienze e buone prassi tra le singole realtà regionali, per
promuovere politiche di genere paritarie, il raccordo e
l'interlocuzione con le istituzioni nazionali, nelle loro diverse
articolazioni".
Le priorità da affrontare, per lo sviluppo del Paese, riguardano
diversi temi. La Commissione in particolare "ritiene prioritario
attuare e rafforzare le più recenti normative nazionali sul
processo di crescita in una partecipazione qualificata delle
donne nelle istituzioni, nelle società, ai vertici dei luoghi
decisionali, con l'impegno di realizzare una compiuta democrazia
paritaria; inoltre, assumere il lavoro femminile quale fattore
strategico per il superamento della crisi e indispensabile alla
crescita, colmando le differenze occupazionali e salariali;
promuovere l'educazione di genere e il rispetto delle differenze
nelle scuole, favorire una rappresentazione femminile sui mass
media corretta, non stereotipata, rispondente al ruolo politico,
culturale e sociale delle donne; rinnovare il Piano nazionale
contro la violenza alle donne, garantendo stanziamenti economici
adeguati e costanti ai Centri antiviolenza/Case rifugio attivi
sul territorio nazionale; introdurre l'obbligo di valutazione
dell'impatto di genere rispetto a tutti i provvedimenti
legislativi e governativi, in linea con le raccomandazioni
europee".
Per rendere più efficace l'intero sistema di azioni positive,
secondo la Conferenza delle presidenti degli organismi regionali
di pari opportunità è necessario semplificare e rendere organico
il quadro delle competenze e dei soggetti istituzionalmente
preposti.