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PD: Lupieri, legge famiglia male e non del tutto attuata

19.02.2013
16:33
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/RC - Dall'esame della relazione triennale 2009-2011 sull'attuazione della legge regionale 11 del 2006 a sostegno della famiglia e della genitorialità emerge come tale norma non sia ancora completamente attuata. Ciò che manca - rileva Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD - è un'analisi sugli interventi finanziati, mancanza che rende tutto scollegato e non ben definito, ovvero non c'è una conclusione progettuale che faccia capire come la famiglia diventi un generatore di socialità all'interno della comunità migliorandone la sussidiarietà stessa.

Il piano triennale degli interventi - è l'opinione di Lupieri - dovrebbe poi assicurare l'organicità dell'azione regionale sull'attuazione delle politiche per la famiglia, ma rischia di essere in conflitto con la struttura amministrativa dedicata, creata presso l'Azienda sanitaria n. 5. Si registra, quindi, uno scollamento tra l'attività del Consiglio delle Autonomie locali e della Consulta regionale della famiglia, protagonisti del Piano triennale, e il Servizio competente, con inevitabili ripercussioni negative sulla completezza dei servizi erogati.

Si riscontra pure una difficoltà nel manovrare gli strumenti programmatori della Regione - prosegue Lupieri - affidati a Direzioni diverse, che la Giunta Tondo non è stata in grado di mettere in rete e di far parlare tra di loro su obiettivi condivisi. Mancano, così, sinergie tra le Direzioni che si occupano di temi quali casa, lavoro, salute, famiglia, istruzione, che appartengono tutti al sistema dei servizi sociali ma sono costretti a viaggiare su binari diversi.

Certamente la Giunta Tondo avrebbe potuto fare meglio e di più per sostenere le famiglie, specie in un momento economico così difficile. Sono stati persi cinque anni per dare contenuti più completi anche alla Carta Famiglia, sempre ferma sull'abbattimento dei costi per l'energia elettrica, lasciando inespresse tante potenzialità per cui era nata, quali l'abolizione dei ticket sulle prestazioni e sui farmaci per famiglie numerose o indigenti, la riduzione del costo delle tariffe di acqua e gas, interventi su beni e servizi, e via dicendo.