PD: Lupieri, legge famiglia male e non del tutto attuata
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/RC - Dall'esame della relazione
triennale 2009-2011 sull'attuazione della legge regionale 11 del
2006 a sostegno della famiglia e della genitorialità emerge come
tale norma non sia ancora completamente attuata. Ciò che manca -
rileva Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD - è
un'analisi sugli interventi finanziati, mancanza che rende tutto
scollegato e non ben definito, ovvero non c'è una conclusione
progettuale che faccia capire come la famiglia diventi un
generatore di socialità all'interno della comunità migliorandone
la sussidiarietà stessa.
Il piano triennale degli interventi - è l'opinione di Lupieri -
dovrebbe poi assicurare l'organicità dell'azione regionale
sull'attuazione delle politiche per la famiglia, ma rischia di
essere in conflitto con la struttura amministrativa dedicata,
creata presso l'Azienda sanitaria n. 5. Si registra, quindi, uno
scollamento tra l'attività del Consiglio delle Autonomie locali e
della Consulta regionale della famiglia, protagonisti del Piano
triennale, e il Servizio competente, con inevitabili
ripercussioni negative sulla completezza dei servizi erogati.
Si riscontra pure una difficoltà nel manovrare gli strumenti
programmatori della Regione - prosegue Lupieri - affidati a
Direzioni diverse, che la Giunta Tondo non è stata in grado di
mettere in rete e di far parlare tra di loro su obiettivi
condivisi. Mancano, così, sinergie tra le Direzioni che si
occupano di temi quali casa, lavoro, salute, famiglia,
istruzione, che appartengono tutti al sistema dei servizi sociali
ma sono costretti a viaggiare su binari diversi.
Certamente la Giunta Tondo avrebbe potuto fare meglio e di più
per sostenere le famiglie, specie in un momento economico così
difficile. Sono stati persi cinque anni per dare contenuti più
completi anche alla Carta Famiglia, sempre ferma
sull'abbattimento dei costi per l'energia elettrica, lasciando
inespresse tante potenzialità per cui era nata, quali
l'abolizione dei ticket sulle prestazioni e sui farmaci per
famiglie numerose o indigenti, la riduzione del costo delle
tariffe di acqua e gas, interventi su beni e servizi, e via
dicendo.