IV Comm: parere favorevole Piano trasporto pubblico locale
(ACON) Trieste, 28 feb - RC - Dal 2014 si cambia registro, o
così almeno è quanto auspica la Regione quanto a trasporto
pubblico locale (Tpl) e suoi gestori. Per allora, infatti,
saranno stati pubblicati due nuovi bandi, uno per il trasporto
ferroviario e uno per quelli su gomma e marittimo, e si avranno
nuovi gestori che dovranno rispondere in maniera più efficiente e
consona alle esigenze degli utenti.
Ecco, allora, che la Giunta ha sottoposto il nuovo Piano
regionale del trasporto pubblico locale (Prtpl) al parere della
IV Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Colautti
(Pdl), parere che è stato favorevole per Colautti stesso con il
collega Luigi Cacitti, per Enore Picco (LN) e Eduard Ballaman
(Misto), mentre Giorgio Brandolin (PD), Piero Colussi (Cittadini)
e Stefano Pustetto (SA-SEL) hanno espresso un voto di astensione.
Partendo proprio dall'esistente, ovvero dal Prtpl del 1999 - è
stato spiegato ai consiglieri dalla Direzione delle
infrastrutture - si è sviluppato il Piano tenendo conto delle
nuove esigenze, in particolare quella di creare un sistema
transfrontaliero, ma pure dell'assenza di una integrazione tra il
trasporto automobilistico e quello ferroviario; della necessità
di potenziare i servizi automobilistici extraurbani sulle
direttrici principali non servite da treni; di offrire
allestimenti a favore delle persone a ridotta mobilità.
Le nuove funzioni trasferite dallo Stato alla Regione in materia
di servizi ferroviari consentono l'integrazione tra i diversi
modi di trasporto ferroviario, automobilistico e per via
navigabile, comprendendo anche l'organizzazione dei servizi in
area transfrontaliera e l'integrazione del sistema tariffario.
La prospettiva è il passaggio del sistema del Tpl su gomma e
marittimo, basato attualmente su 4 unità di gestione, a un
sistema strutturato su un unico bacino regionale, con evidenti
riflessi non solo sulla pianificazione dei servizi ma anche sulle
procedure di affidamento e della successiva gestione.
Per quanto riguarda, invece, il trasporto ferroviario, il
progetto definisce la struttura dei servizi di interesse
regionale compresi quelli ancora gestiti dallo Stato, spingendosi
fino a due nodi fondamentali per la mobilità regionale: il nodo
di Mestre (per le connessioni con i servizi della lunga e media
percorrenza) e quello di Villaco, in Austria, per le principali
destinazioni europee. Ma si fa riferimento anche alle connessioni
con la Slovenia e, per la parte marittima, la Croazia. Obiettivo
generale è una maggiore attrattività del sistema del TPL, quindi
il progressivo trasferimento della mobilità dal mezzo privato a
quello pubblico.
Lo scenario base, pur non prevedendo un incremento delle risorse
economiche dedicate al Tpl, configura un potenziamento dei
servizi programmato all'interno del Piano e quindi può costituire
riferimento per la procedura d'affidamento nel bando di gara.
Tale potenziamento è pari a: 300.000 km/anno per i servizi
ferroviari di competenza nella situazione di avvio (scenario
base); questo valore può essere incrementato giungendo a 530.000
km/anno a decorrere dal quarto anno d'affidamento grazie alla
conduzione a regime di azioni di efficientamento gestionale;
810.000 km/anno per i servizi automobilistici extraurbani; 13.000
miglia/anno per i servizi marittimi.
Agli incrementi di produzione così programmati, a fronte degli
esiti delle procedure d'affidamento potranno aggiungersi 950.000
km/anno per i servizi automobilistici urbani previsti quale primo
lotto di produzione incrementale.
Non da ultimo, è stato menzionato il sistema di monitoraggio del
Piano e dei servizi, predisposto a supporto di valutazioni e
decisioni importanti sul trasporto pubblico locale e che vede
incluso un controllo di gestione e uno strategico.
A seguire, Colussi ha auspicato che la tratta ferroviaria
Sacile-Gemona sia riaperta non solo al trasporto pubblico locale,
ma valorizzata per l'enorme valenza turistica date le singolari
caratteristiche paesaggistiche e perché attraversa diverse zone
industriali. E ha chiesto del futuro del collegamento
Casarsa-Portogruaro, anche alla luce del treno ad alta velocità
(Tav).
A Brandolin, invece, preoccupato del fatto che gli enti gestori
del Tpl sono le Province di cui, però, è ventilata la
soppressione, è stato spiegato che in quel caso il Tpl passerebbe
in capo alla Regione.
(immagini tv)