Scelta Civica: su nuovo ospedale Pordenone decidere dopo le elezioni
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/AB - Ritengo singolare - afferma il
consigliere regionale di Scelta Civica Gianfranco Moretton -
l'atteggiamento assunto dal Comune di Pordenone che,
pervicacemente, intende accelerare le procedure per
l'approvazione dell'accordo di programma necessario all'avvio
dell'iter per la costruzione del nuovo ospedale in Comina.
Non si capisce quali siano le ragioni di una accelerazione di tal
fatta, considerato che negli ultimi cinque anni nessuno si é mai
agitato così tanto come in questo ultimo periodo. Non sarà
l'imminente campagna elettorale per le regionali il vero motivo
di questo atteggiamento?
Mi auguro non sia così - avverte Moretton - perché non vorrei che
un'approvazione dell'accordo di programma così frettolosa
nascondesse la volontà di impedire l'indizione del referendum
consultivo chiesto dalla cittadinanza e quella di delegare al
prossimo Governo regionale, che si insedierà fra un paio di mesi,
la definizione di altre soluzioni per l'ospedale di Pordenone.
A fronte di questa situazione, non si capisce la ragione per cui
non si rinvia la decisione al dopo elezioni, per consentire a
tutti di valutare con maggiore serenità le scelte migliori.
Poiché non si tratta di una decisione de minimis, ma di una
struttura socio-sanitaria legata anche ai destini di una nuova
organizzazione sanitaria che potrebbe generare scompensi ai
cittadini della provincia e, in particolare, all'attuale ruolo
degli ospedali di rete, il buon senso dovrebbe portare a
riflettere con quell'attenzione che finora non si é vista.
Non credo sia sufficiente affermare che, nonostante
l'approvazione dell'accordo di programma, sarà possibile in una
seconda fase valutare gli effetti del progetto di finanza, magari
modificandolo. Il progetto finanziario del nuovo ospedale deve
essere radicalmente rivisto per l'eccessivo costo complessivo,
fatto questo che non sarà possibile rivedere in una fase
successiva. Come è possibile - si chiede Moretton - continuare
con questo strumento finanziario considerato che altre Regioni
che l'hanno già sperimentato stanno tornando rapidamente indietro
perché hanno scoperto l'eccessivo costo finanziario non solo a
carico delle istituzioni, ma anche dei cittadini?
È assolutamente necessario rinviare l'approvazione a dopo le
elezioni e consentire ai cittadini di esprimersi con il libero
strumento del referendum. Questa soluzione - conclude Moretton -
farebbe bene a tutti, al sindaco di Pordenone e alle altre
istituzioni della provincia, perché l'ospedale non é solo una
questione di Pordenone ma di tutta la Destra Tegliamento.
Quindi non si tolgano le castagne dal fuoco a Tondo, perché non
c'è alcuna fretta per un'opera che richiede i suoi tempi e,
specialmente, coperture finanziarie sostenibili con le attuali
mutate condizioni economiche. Infine, rimane il quesito, al quale
nessuno ha mai risposto, su cosa si farà dell'attuale sito
ospedaliero. Non è che si sia già surrettiziamente deciso di
realizzare altri appartamenti, visto che a Pordenone ce ne sono
in sovrabbondanza e che, così facendo, non si farebbe altro che
svalutare quelli attualmente utilizzati?