Giunta Regolamento: problemi organizzativi nel prossimo Consiglio
(ACON) Trieste, 6 mar - AB - Sono due i principali problemi che
potrebbero insorgere nella prossima legislatura e che potrebbero
in qualche modo avere degli effetti sull'organizzazione del
Consiglio regionale: i limiti all'assegnazione dei consiglieri ai
vari organismi (articolo 44 del Regolamento interno) e la
composizione dei Gruppi consiliari (articolo 10). Entrambi
derivano dal fatto che oggi la geometria del Consiglio regionale
è improntata al bipolarismo, mentre nuovi scenari potrebbero
prefigurare una consistente frammentazione.
È di questo che si è parlato in Giunta per il Regolamento del
Consiglio regionale, un mero approfondimento che non ha portato
ad alcuna formulazione concreta. Una serie di valutazioni che,
solo se venissero raccolte in forma di emendamento da qualche
consigliere, potrebbero portare a una nuova convocazione della
Giunta per il Regolamento per poi, eventualmente, approdare
nell'Aula consiliare.
Oggi, ciascun consigliere non può essere assegnato a più di tre
fra i seguenti organi consiliari: Giunta per il Regolamento,
Giunta per le nomine, Commissioni permanenti, Comitato di
controllo, Commissioni speciali. Il nuovo Consiglio regionale
vedrà una riduzione di 10 consiglieri. Se a ciò si aggiungeranno
quelli che, consiglieri in carica, verranno chiamati a far parte
della Giunta, ecco che il numero di quelli che rimarranno sarà
molto ridotto. Quindi le soluzioni potrebbero essere due:
eliminate il limite previsto dall'articolo 44 o ridurre il numero
delle Commissioni.
L'altro problema riguarda l'articolo 10, la composizione dei
Gruppi consiliari: non possono essere formati da meno di 3
consiglieri. In caso di eccessiva frammentazione, potrebbero
sedere nel prossimo Consiglio regionale diversi consiglieri
singoli, o al massimo due, rappresentativi di determinate forze
politiche. Finirebbero tutti in Gruppo Misto, che rischierebbe
così non solo di avere un numero consistente di componenti, ma
anche una composizione eterogenea, con consiglieri di maggioranza
e di opposizione al suo interno. Quando viene espresso il voto
ponderale, per esempio nella Conferenza dei presidenti dei
Gruppi, il capogruppo del Gruppo Misto porterebbe un pacchetto di
voti che potrebbe spostare totalmente gli equilibri nelle
decisioni che vengono prese a maggioranza, voti indistinti anche
se ben identificabili al suo interno. Dal momento che maggioranza
e opposizione probabilmente non avranno nel prossimo Consiglio
regionale una forbice ampia, ecco che questo meccanismo potrebbe
creare situazioni di difficoltà.
Come si diceva in premessa, la Giunta per il Regolamento si è
limitata ad approfondire le due questioni alle quali, essendo
piuttosto delicate e rilevanti, era impossibile fornire risposte
certe e formulare soluzioni immediate.
(immagini tv)