Pari opp.: 8 marzo, occasione per riflettere su condizione donne
(ACON) Trieste, 6 mar - COM/AB - L'8 marzo - Giornata
internazionale della donna - diventa un'occasione per riflettere
sulle problematiche ancora irrisolte della condizione femminile,
che sono molte e su fronti diversi: donne e lavoro, donne e
retribuzione, donne e carriera, donne e figli, donne oggetto,
violenza sulle donne in costante aumento e, sempre molto
importante, la rappresentanza democratica in politica.
Le riflessioni giungono da Santa Zannier, presidente della
Commissione regionale pari opportunità, che proprio per questa
ricorrenza è stata invitata venerdì dal presidente della
Repubblica Napolitano alle celebrazioni che si terranno al
Palazzo del Quirinale a Roma.
La popolazione femminile - sottolinea la Zannier - è più numerosa
di quella maschile, nonostante questo dato di fatto le donne
affermate nell'ambito politico sono solo una piccola percentuale
rispetto agli uomini; con il sistema elettorale della doppia
preferenza di genere che và progressivamente estendendosi nel
territorio nazionale, si mira all'introduzione di misure
antidiscriminatorie nella legislazione elettorale, capaci di
ridurre il deficit di rappresentanza; il raggiungimento di
un'effettiva democrazia paritaria è in uno dei temi fondamentali
delle democrazie moderne, e il diritto alle pari opportunità deve
riguardare anche l'accesso alle cariche elettive, accanto alla
valorizzazione della differenza di genere nella vita sociale,
culturale ed economica.
Da porre in evidenza è il fatto che le nuove generazioni
femminili, più forti e decisamente predominanti, hanno messo in
crisi i coetanei maschi, i quali faticano a reggere il confronto.
Ma se è vero che la popolazione femminile è maggioritaria in
Italia e potrebbe imporre la sua presenza, è anche vero che ciò
non aiuta le donne e che le donne non si aiutano tra loro: ognuna
è troppo impegnata a far valere sé stessa e la propria
individualità, nei vari universi gestiti al maschile, per poter
appoggiare iniziative di altre e dare la propria solidarietà al
mondo femminile.
Molte sono state le iniziative e le proposte per trovare
soluzioni utili a colmare il deficit di democrazia paritaria e la
discriminazione di genere, puntando l'attenzione su alcuni
problemi quali la rappresentanza nelle istituzioni e la
rappresentazione femminile nei mezzi di comunicazione e nella
pubblicità.
Nonostante i notevoli passi in avanti e i successi raggiunti, la
mancanza di un'adeguata rete di servizi a sostegno dei carichi
familiari, oggi affidata esclusivamente alle donne, e lo
svilimento pubblico dell'immagine femminile hanno risollecitato
la presa di coscienza a dover intervenire per arginare una
pericolosa deriva culturale, nociva non solo alle donne, ma
all'evoluzione della stessa civiltà. Inoltre, la crisi economica
in atto ha segnato ulteriormente il divario sociale già esistente
tra uomini e donne, aggravando le già note precarie condizioni
femminili nell'inserimento, nella permanenza nel mercato del
lavoro, nella qualità dell'occupazione, nella parità salariale e
nell'ascesa alla carriera.
Il cammino per il raggiungimento di una società più avanzata,
moderna, libera e democratica - conclude la presidente della
Commissione pari opportunità - si potrà raggiungere solo
attraverso un percorso di riacquisizione della stima e
considerazione delle donne verso loro stesse, di un senso di
solidarietà che le accomuni nonché di un punto d'accordo sulle
possibili divergenze del momento.