Pres. Franz a inaugurazione anno accademico Università Udine
(ACON) Udine, 6 mar - AB - I tagli ai finanziamenti e la crisi
hanno aumentato il grado di difficoltà di tutte le Università
italiane e Udine, purtroppo, non si sottrae a questa congiuntura.
Ma i risultati che ha saputo ottenere l'Ateneo friulano, il grado
di eccellenza mantenuto, l'avvio di una serie di sinergie con
Trieste sono alla base di un rilancio al quale le Amministrazioni
pubbliche, lo Stato e la Regione, dovranno contribuire con nuovo
senso di responsabilità e un diverso approccio verso un settore,
quello universitario, troppo spesso chiamato alla parte di
Cenerentola di questo Paese.
Il giudizio è stato espresso dal presidente del Consiglio
regionale, Maurizio Franz, a margine dell'inaugurazione del 35°
Anno accademico dell'Università di Udine, che si è tenuta al
Teatro Giovanni da Udine.
A pochi giorni dall'analoga cerimonia che si è svolta a Trieste,
Franz non ha potuto non evidenziare la situazione che accomuna
moltissimi Atenei italiani, dove a parlare sono i numeri, sempre
in negativo, riferiti ai finanziamenti, alle unità di ruolo e a
tempo determinato, ai corsi, alle risorse per gli studenti.
E tutto questo - ha aggiunto Franz - mentre nel nostro Paese e
nel Mondo cresce la necessità di ricerca, di innovazione, di
eccellenza alle quali le Università potrebbero dare una risposta
molto più efficace se solo potessero contare su mezzi, strumenti,
personale adeguati. È per questo che da una parte va il plauso al
corpo docente e a quello amministrativo, costretto a lavorare
talvolta in situazioni di precarietà, e dall'altra va
l'incoraggiamento agli studenti e alle loro famiglie, che spesso
con grandi sacrifici sopperiscono a cose che non dovrebbero
spettar loro.
Il presidente Franz ha concluso affermando che i buoni risultati
ottenuti dalle sinergie poste in essere dalle due università del
Friuli Venezia Giulia fanno comprendere come, in tempi difficili,
questa sia l'unica strada da percorrere per reperire risorse da
mettere a disposizione della didattica e di tutte quelle attività
indispensabili alla formazione dei giovani, senza i quali non può
esserci futuro per la nostra società.