Citt: presentato libro bianco sulla cultura
(ACON) Trieste, 6 mar - COM/AB - Presentato al cinema
Visionario di Udine il libro bianco dei Cittadini sulla "Cultura
in Friuli Venezia Giulia. Cinque anni di occasioni e risorse
perdute".
All'evento hanno partecipato decine di rappresentati delle
associazioni culturali del Friuli Venezia Giulia, concordi nel
constatare la vera e propria emergenza in cui versa uno dei
settori più dinamici e importanti della nostra regione.
La pubblicazione - disponibile gratuitamente, a richiesta, sul
sito www.libertacivica.org - racconta le vicende che hanno
contraddistinto il mondo della cultura regionale negli ultimi
cinque, tracciando un bilancio di legislatura molto deludente.
"Giudizio - ha esordito il consigliere regionale Piero Colussi,
anima e promotore dell'iniziativa editoriale - che si potrà
verificare in dettaglio scorrendo i vari capitoli di un racconto
capace di mettere a fuoco soprattutto due elementi: da un lato la
drammatica riduzione delle risorse economiche disponibili,
dall'altro l'assoluta incapacità del centrodestra e del
Presidente Renzo Tondo di governare e riformare il sistema
culturale in Friuli Venezia Giulia".
"A testimonianza di quanto stiamo affermando - ha proseguito
Colussi - abbiamo deciso di ripercorrere in distinti capitoli del
libro le vicende più significative che hanno caratterizzato in
questi ultimi anni i rapporti fra le istituzioni della politica e
gli enti culturali: con carte e dati alla mano. Per non
dimenticare. Siamo partiti perciò dalla vicenda delle riforme
sempre annunciate e mai realizzate per toccare l'altro tormentone
indecoroso rappresentato dalla vicenda delle "tabelle della
cultura"; dal taglio drammatico delle risorse del 50% alla
querelle che ha visto la soppressione della Film Commission FVG,
colpevole di aver previsto un dovuto contributo al film di Marco
Bellocchio su Eluana Englaro. Per non parlare del deludente
"nuovo" corso del Mittelfest o della telenovela dell'orchestra
sinfonica del FVG: esempi conclamati di un disinvolto
dilettantismo. E che dire del disinteresse per le istituzioni che
si occupano del nostro patrimonio culturale: il sistema delle
biblioteche praticamente senza più fondi, la rete museale
abbandonata al proprio destino e in attesa di una nuova legge dal
1976".
Nella seconda parte del libro il gruppo consiliare
Cittadini-Libertà Civica ha voluto sia ricordare le proprie
proposte legislative (legge sulla fotografia), che proporre
un'agenda di riforme da perseguire e di obiettivi da raggiungere
nel prossimo futuro. Scelte indispensabili per ridare credibilità
e concreto sostegno all'intero sistema dell'offerta culturale di
questa regione.
Nella terza parte è stato dedicato un po' di spazio all'esemplare
vicenda del sistema cinema regionale che ancora nella scorsa
legislatura ha saputo contribuire in maniera determinante a
redigere un testo legislativo che nel tempo ha dimostrato la sua
efficacia. Il volume si chiude con una sintetica panoramica
dell'attività istituzionale del Gruppo dei Cittadini sui temi
della cultura, dati che però non restituiscono appieno un impegno
che è stato a tempo pieno, deciso e anche appassionato.
Da segnalare, infine, che il libro è stato dedicato alla
giornalista Sara Moranduzzo, preziosa collaboratrice dal 2004 al
2012 del gruppo consiliare dei Cittadini, ma anche entusiasta
animatrice culturale e collaboratrice di Cinemazero, delle
Giornate del Cinema Muto e di Pordenonelegge.