III Comm: parere favorevole Programma immigrazione 2013
(ACON) Trieste, 13 mar - RC - Parere positivo a maggioranza è
stato espresso dalla III Commissione del Consiglio regionale al
quinto Programma annuale in materia di immigrazione, istituito
nel 2008 con la legge regionale n. 9 (assestamento di bilancio) e
attraverso il quale si utilizza lo specifico Fondo per gli
interventi in materia, appunto, di immigrazione.
Tra i dati emersi, l'aumento percentuale di incidenza della
popolazione straniera rispetto a quella totale, sia in termini
nazionali sia regionali. In Friuli Venezia Giulia, infatti, se
nel 2001 il censimento registrava poco più di 35.000 stranieri su
1,18 milioni di cittadini, pari al 2,96%, nel 2011 i dati
mostrano quasi 98.900 stranieri a fronte di 1,21 milioni di
persone, ovvero il 7,95%.
Guardando alle singole province, a Gorizia l'incidenza è salita
dal 2,59% del 2001 al 7,15% del 2011; a Pordenone da 3,42% si è
passati a 10,63%; a Trieste da 3,91% a 7,12%; a Udine da 2,36% a
6,96%. Si tratta di cifre - è stato spiegato - che dimostrano un
trend in crescita, ma ridimensionano i dati dei Comuni che,
invece, parlavano di una presenza di oltre 105.200 stranieri.
Erano e restano tre gli ambiti prioritari di intervento:
istruzione, casa, informazione. Accanto a questi,
progressivamente, sono state perfezionate nuove azioni che
completano il quadro delle attività (formazione, salute,
protezione sociale, indagini e sperimentazioni), con un occhio
particolare, nel Programma 2013, al partenariato poiché l'agire
in rete, in un settore complesso come quello dell'immigrazione, è
importantissimo.
Sono tre le fonti dei contributi alle spese: regionale, statale e
comunitaria. Purtroppo lo Stato - è stato spiegato - è assai
carente. Il prospetto delle somme previste in attesa che arrivino
ulteriori fondi da quest'ultimo e dall'Unione europea, parla di:
istruzione e formazione 980.000 euro; casa 540.000 euro; ambito
socio sanitario/assistenziale 160.000 euro; informazione 490.000
euro; protezione sociale 80.000 euro. Totale generale: 2,25
milioni di euro. Sono tutte cifre decurtate rispetto quelle
assegnate un anno fa, dove in particolare la voce informazione è
calata del 50%.
Da parte dei consiglieri, i commenti sono andati dal rammarico
per la contrazione dei fondi per un settore che sta dimostrando
di essere l'unico grazie al quale la popolazione altrimenti
sarebbe in calo al rammarico, invece, per la latitanza dello
Stato; dalla speranza che lo ius sanguinis si trasformi in ius
soli (chi nasce sul suolo italiano sia cittadino italiano, a
prescindere dall'origine dei suoi genitori) alla speranza,
invece, che siano protette prima di tutto le culture e le
tradizioni locali.
(immagini tv)