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CR: legge sostegno micro, piccole e medie imprese, contenuti (4)

19.03.2013
11:23
(ACON) Trieste, 19 mar - RC - Una nuova legge per garantire nuovi strumenti di sostegno alla competitività delle micro, piccole e medie imprese, che sono ben 96.000 sulle circa 97.000 censite in tutto dall'ISTAT in Friuli Venezia Giulia e danno lavoro alla maggioranza degli occupati.

Il testo che l'Aula si appresta ad esaminare è suddiviso in sei Titoli ed è formato da 91 articoli.

Il Titolo I riporta le finalità della legge e richiama i principi contenuti nello "Small business act" dell'Unione europea, che invita a creare una corsia preferenziale per le PMI e in particolare per le micro e piccole imprese.

Il Titolo II è considerato il cuore del provvedimento in quanto contiene le norme dedicate al rilancio della competitività delle PMI e al supporto alle reti d'impresa. Tre i capi in cui è suddiviso:

Capo I, "Disposizioni generali": contiene l'indicazione delle azioni per una politica a favore delle PMI e la delega di funzioni in base alla quale la gestione degli incentivi può essere delegata a Unioncamere del Friuli Venezia Giulia;

Capo II, "Interventi per la competitività delle PMI del Friuli Venezia Giulia": individua nuovi strumenti di sostegno e una semplificazione delle procedure. In particolare, sono ammesse a incentivazione le attività finalizzate all'utilizzo del commercio elettronico, all'introduzione della certificazione di qualità, al ricorso al manager a tempo, al ricorso al consulente per l'internazionalizzazione, al ricorso al consulente per la strategia aziendale;

Capo III, "Interventi per il supporto alle reti d'impresa": favorisce le aggregazioni tra le imprese per incentivarle a operare in modo più organizzato, conseguire economie di scala, competere sui mercati internazionali. Si vuole, così, spingerle a superare il loro storico "nanismo" e l'individualismo degli imprenditori ricorrendo a uno strumento, il Contratto di rete, che crea aggregazioni intorno a un progetto dove i partecipanti mantengono la loro autonomia ma accrescono la propria capacità finanziaria, commerciale, produttiva e innovativa. La Regione interviene con contributi in conto capitale, nel rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, entro l'importo di 150.000 euro. Beneficiarie degli incentivi sono le PMI che partecipano ai progetti di aggregazione, i quali devono prevedere obbligatoriamente la presenza di piccole imprese e/o microimprese.

I progetti di aggregazione si sviluppano attraverso tre fasi:

A) Fase propedeutica, di orientamento, formazione e creazione della rete, realizzata tramite le associazioni di categoria, i Centri di assistenza tecnica (CAT), i Centri di assistenza tecnica delle imprese artigiane (CATA) e le Agenzie di sviluppo dei distretti, industriali (ASDI), con lo scopo di diffondere la cultura delle reti d'impresa e la condivisione degli obiettivi dei progetti tra i partecipanti.

B) Fase di predisposizione, dove è redatto il progetto di aggregazione che deve prevedere almeno una delle seguenti azioni: sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico, organizzativo, gestionale, nelle tecniche di promozione del territorio, nelle relazioni tra operatori e nei rapporti con i clienti; processi di internazionalizzazione; miglioramento di funzioni condivise dell'aggregazione, tra le quali progettazione, logistica, comunicazione, informatizzazione, finalizzate all'aumento dell'efficienza e dell'imprenditorialità; attività comuni per l'innovazione di prodotto; regole di commercializzazione supportate da linee comuni di Marketing; partecipazione a tavoli tecnici per la standardizzazione dei processi aziendali e per la condivisione di procedure sulla qualità dei processi, nonché condivisione di procedure volte a garantire il rispetto delle normative in materia ambientale; creazione e promozione di marchi di rete.

C) Fase di realizzazione, dove è data concreta attuazione alle azioni previste nel progetto.

Inoltre, è riconosciuto un punteggio premiale alle imprese che aderiscono ai contratti di rete mediante l'adeguamento dei procedimenti valutativi nell'ambito delle diverse linee contributive.

Il Titolo III contiene disposizioni in materia di comparto produttivo artigiano relative, tra l'altro, all'Albo provinciale delle imprese artigiane, alla Commissione regionale per l'artigianato, alle attività di acconciatore, estetista, panificazione, tinto-lavanderia.

Il Titolo IV prevede lo sviluppo del sistema turistico regionale, il V le disposizioni intersettoriali per il sostegno delle PMI. Nel VI ci sono le disposizioni finali, tra le quali la clausola valutativa.

(immagini tv)

(segue)