CR: legge sostegno micro, piccole e medie imprese, contenuti (4)
(ACON) Trieste, 19 mar - RC - Una nuova legge per garantire
nuovi strumenti di sostegno alla competitività delle micro,
piccole e medie imprese, che sono ben 96.000 sulle circa 97.000
censite in tutto dall'ISTAT in Friuli Venezia Giulia e danno
lavoro alla maggioranza degli occupati.
Il testo che l'Aula si appresta ad esaminare è suddiviso in sei
Titoli ed è formato da 91 articoli.
Il Titolo I riporta le finalità della legge e richiama i principi
contenuti nello "Small business act" dell'Unione europea, che
invita a creare una corsia preferenziale per le PMI e in
particolare per le micro e piccole imprese.
Il Titolo II è considerato il cuore del provvedimento in quanto
contiene le norme dedicate al rilancio della competitività delle
PMI e al supporto alle reti d'impresa. Tre i capi in cui è
suddiviso:
Capo I, "Disposizioni generali": contiene l'indicazione delle
azioni per una politica a favore delle PMI e la delega di
funzioni in base alla quale la gestione degli incentivi può
essere delegata a Unioncamere del Friuli Venezia Giulia;
Capo II, "Interventi per la competitività delle PMI del Friuli
Venezia Giulia": individua nuovi strumenti di sostegno e una
semplificazione delle procedure. In particolare, sono ammesse a
incentivazione le attività finalizzate all'utilizzo del commercio
elettronico, all'introduzione della certificazione di qualità, al
ricorso al manager a tempo, al ricorso al consulente per
l'internazionalizzazione, al ricorso al consulente per la
strategia aziendale;
Capo III, "Interventi per il supporto alle reti d'impresa":
favorisce le aggregazioni tra le imprese per incentivarle a
operare in modo più organizzato, conseguire economie di scala,
competere sui mercati internazionali. Si vuole, così, spingerle a
superare il loro storico "nanismo" e l'individualismo degli
imprenditori ricorrendo a uno strumento, il Contratto di rete,
che crea aggregazioni intorno a un progetto dove i partecipanti
mantengono la loro autonomia ma accrescono la propria capacità
finanziaria, commerciale, produttiva e innovativa. La Regione
interviene con contributi in conto capitale, nel rispetto della
normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, entro
l'importo di 150.000 euro. Beneficiarie degli incentivi sono le
PMI che partecipano ai progetti di aggregazione, i quali devono
prevedere obbligatoriamente la presenza di piccole imprese e/o
microimprese.
I progetti di aggregazione si sviluppano attraverso tre fasi:
A) Fase propedeutica, di orientamento, formazione e creazione
della rete, realizzata tramite le associazioni di categoria, i
Centri di assistenza tecnica (CAT), i Centri di assistenza
tecnica delle imprese artigiane (CATA) e le Agenzie di sviluppo
dei distretti, industriali (ASDI), con lo scopo di diffondere la
cultura delle reti d'impresa e la condivisione degli obiettivi
dei progetti tra i partecipanti.
B) Fase di predisposizione, dove è redatto il progetto di
aggregazione che deve prevedere almeno una delle seguenti azioni:
sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico,
organizzativo, gestionale, nelle tecniche di promozione del
territorio, nelle relazioni tra operatori e nei rapporti con i
clienti; processi di internazionalizzazione; miglioramento di
funzioni condivise dell'aggregazione, tra le quali progettazione,
logistica, comunicazione, informatizzazione, finalizzate
all'aumento dell'efficienza e dell'imprenditorialità; attività
comuni per l'innovazione di prodotto; regole di
commercializzazione supportate da linee comuni di Marketing;
partecipazione a tavoli tecnici per la standardizzazione dei
processi aziendali e per la condivisione di procedure sulla
qualità dei processi, nonché condivisione di procedure volte a
garantire il rispetto delle normative in materia ambientale;
creazione e promozione di marchi di rete.
C) Fase di realizzazione, dove è data concreta attuazione alle
azioni previste nel progetto.
Inoltre, è riconosciuto un punteggio premiale alle imprese che
aderiscono ai contratti di rete mediante l'adeguamento dei
procedimenti valutativi nell'ambito delle diverse linee
contributive.
Il Titolo III contiene disposizioni in materia di comparto
produttivo artigiano relative, tra l'altro, all'Albo provinciale
delle imprese artigiane, alla Commissione regionale per
l'artigianato, alle attività di acconciatore, estetista,
panificazione, tinto-lavanderia.
Il Titolo IV prevede lo sviluppo del sistema turistico regionale,
il V le disposizioni intersettoriali per il sostegno delle PMI.
Nel VI ci sono le disposizioni finali, tra le quali la clausola
valutativa.
(immagini tv)
(segue)