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II Comm: sì regolamento sostegno liberi professionisti

21.03.2013
11:43
(ACON) Trieste, 21 mar - RC - Nessuna domanda di contributo pervenuta nel 2010, 5 nel 2011 e 2 nel 2012: alla luce di questi risultati, la Giunta regionale ha spiegato alla II Commissione consiliare di aver deciso che il regolamento previsto nella legge n. 13 del 2004 (interventi in materia di professioni) con cui si vorrebbe aiutare i liberi professionisti a conciliare le esigenze lavorative con quelle della maternità e della paternità deve essere modificato.

L'intenzione è sempre stata di permettere a chi lavora in proprio di avere, grazie a un sostegno economico, un collaboratore o essere sostituito temporaneamente da un'altra persona nel portare avanti l'attività quando sussistano esigenze legate al ruolo di genitore. Ma le domande pervenute hanno fatto capire che il meccanismo va rivisto.

Ecco che l'attività professionale non è più limitata a chi la esercita in forma individuale ma anche associata o societaria, e il valore ISEE della situazione economica di chi richiede il contributo è stato elevato da 30.000 a 35.000 euro. Permane, invece, il limite massimo dei 45 anni per poter fare la domanda in quanto - è stato spiegato dalla Giunta - si vuole aiutare chi si affaccia alla professione da giovane; gli over 45, invece, si presume siano ormai affermati. E resta che il professionista non può rivolgersi né al coniuge né a parenti sino al secondo grado (esclusi dunque nonni, genitori e fratelli).

La Commissione ha espresso un parere favorevole a maggioranza. Da parte di alcuni consiglieri, infatti, le accuse sono state di aver scritto un regolamento troppo burocratizzato, che arriva a prevedere addirittura la presentazione del curriculum vitae del professionista nonché quello del suo sostituto; che svilisce la veridicità dell'autocertificazione; confezionato più a tutelare i funzionari regionali che devono stanziare i contributi che non ad aiutare i professionisti che di quei contributi hanno bisogno.

(immagini tv)