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M5S: Sergo, più attenzione per le fasce deboli della popolazione

28.05.2013
13:15
(ACON) Trieste, 28 mag - COM/AB - Giovani, esodati, disoccupati, donne, pensionati. Dalle fasce deboli della popolazione - quelle che subiscono maggiormente gli effetti della crisi - è partito il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo nel suo intervento di commento alle linee programmatiche della presidente Serracchiani. "Sono questi i cittadini che oggi mi sento di rappresentare, molti dei quali sono stati travolti dalla crisi economica e si sono sentiti abbandonati dalla politica e dalle istituzioni. Persone che da un giorno all'altro perdono il lavoro, arrivando - a volte - a compiere gesti estremi" ha ricordato Sergo, che ha dedicato un passaggio particolare al ruolo delle donne nel mondo del lavoro, sempre scavalcate dagli uomini anche in Consiglio regionale. "Solo pochi giorni fa questo Consiglio ha assegnato tutti e sette i posti dell'Ufficio di Presidenza a uomini, non tenendo conto degli indirizzi regionali in materia di pari opportunità". "Spesso e volentieri le donne sono costrette a lavorare le domeniche e quasi tutte le giornate festive per colpa di una legge miope voluta sempre dal governo Monti, anche con l'appoggio del suo partito, che permette ai centri commerciali di rimanere sempre aperti. Vorremmo capire - ha chiesto l'esponente M5S alla presidente Serracchiani - se la sua Giunta è favorevole alla Grande distribuzione organizzata o alla tutela delle piccole e medie imprese commerciali, in questi giorni minacciate sia dalla ormai prossima apertura di un altro megastore a Villesse, sia dalla possibile espansione dell'Outlet Village di Palmanova, con buona pace di chi sostiene che il nostro territorio non va consumato".

Sergo ha poi confermato in Aula i tagli che i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle hanno deciso di applicare durante questa legislatura. "È una questione di credibilità nei confronti dei nostri elettori - ha sottolineato. Per questo rinunceremo ai rimborsi elettorali e a tutte le indennità di funzione noi spettanti e ci autoriduciamo lo stipendio senza dover aspettare una delibera, un disegno di legge o un'imposizione dall'alto". Nel ricordare che i segretari dell'Ufficio di presidenza spetta un'indennità di 1.235 euro lordi, Sergo ha quindi invitato gli altri consiglieri regionali a seguire l'esempio del MoVimento 5 Stelle e "a rinunciare a questi soldi, gli stessi che di solito prende un lavoratore precario della nostra Regione per svolgere mansioni ben più pesanti".

Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, partendo dai problemi della montagna - colpevolmente dimenticata dalla presidente Serracchiani nel suo discorso programmatico - ha quindi concluso l'intervento parlando della crisi economica.

"Per far ripartire l'economia della nostra regione siamo convinti che i mezzi e le risorse ci siano, soprattutto quelle umane. Quelle dei nostri concittadini, che già in passato si sono rimboccati le maniche nell'emergenza e hanno saputo ridare vita e futuro a una regione costretta in ginocchio dalle avversità. Io e i miei quattro colleghi siamo qui e non avremmo voluto esserci, ma abbiamo constatato troppe volte che le cose venivano solo dette e poi di concreto non veniva realizzato nulla".

"Molte volte abbiamo paragonato l'Italia - e di conseguenza la nostra regione - a un vascello alla deriva. Attualizzando quest'immagine mi sento di dire che il nostro Stato e la nostra Regione possano essere paragonati alla Costa Concordia: i primi soccorsi non vennero dalla Capitaneria di porto o dalle istituzioni, ma dai cittadini dell'isola del Giglio, quei cittadini che, anche inconsciamente e incuranti del pericolo, si sono buttati in mare, hanno risalito la ormai tristemente famosa biscaggina e hanno salvato quasi 4 mila persone".

"Noi vogliamo essere come quegli isolani, che di mestiere non fanno i guardiacosta, ma che sono stati pronti a mettersi al servizio di altri cittadini per raddrizzare quella che, a nostro avviso, è diventata una brutta piega".