M5S: Sergo, più attenzione per le fasce deboli della popolazione
(ACON) Trieste, 28 mag - COM/AB - Giovani, esodati,
disoccupati, donne, pensionati. Dalle fasce deboli della
popolazione - quelle che subiscono maggiormente gli effetti della
crisi - è partito il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle
Cristian Sergo nel suo intervento di commento alle linee
programmatiche della presidente Serracchiani.
"Sono questi i cittadini che oggi mi sento di rappresentare,
molti dei quali sono stati travolti dalla crisi economica e si
sono sentiti abbandonati dalla politica e dalle istituzioni.
Persone che da un giorno all'altro perdono il lavoro, arrivando -
a volte - a compiere gesti estremi" ha ricordato Sergo, che ha
dedicato un passaggio particolare al ruolo delle donne nel mondo
del lavoro, sempre scavalcate dagli uomini anche in Consiglio
regionale. "Solo pochi giorni fa questo Consiglio ha assegnato
tutti e sette i posti dell'Ufficio di Presidenza a uomini, non
tenendo conto degli indirizzi regionali in materia di pari
opportunità".
"Spesso e volentieri le donne sono costrette a lavorare le
domeniche e quasi tutte le giornate festive per colpa di una
legge miope voluta sempre dal governo Monti, anche con l'appoggio
del suo partito, che permette ai centri commerciali di rimanere
sempre aperti. Vorremmo capire - ha chiesto l'esponente M5S alla
presidente Serracchiani - se la sua Giunta è favorevole alla
Grande distribuzione organizzata o alla tutela delle piccole e
medie imprese commerciali, in questi giorni minacciate sia dalla
ormai prossima apertura di un altro megastore a Villesse, sia
dalla possibile espansione dell'Outlet Village di Palmanova, con
buona pace di chi sostiene che il nostro territorio non va
consumato".
Sergo ha poi confermato in Aula i tagli che i consiglieri
regionali del MoVimento 5 Stelle hanno deciso di applicare
durante questa legislatura. "È una questione di credibilità nei
confronti dei nostri elettori - ha sottolineato. Per questo
rinunceremo ai rimborsi elettorali e a tutte le indennità di
funzione noi spettanti e ci autoriduciamo lo stipendio senza
dover aspettare una delibera, un disegno di legge o
un'imposizione dall'alto". Nel ricordare che i segretari
dell'Ufficio di presidenza spetta un'indennità di 1.235 euro
lordi, Sergo ha quindi invitato gli altri consiglieri regionali a
seguire l'esempio del MoVimento 5 Stelle e "a rinunciare a questi
soldi, gli stessi che di solito prende un lavoratore precario
della nostra Regione per svolgere mansioni ben più pesanti".
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, partendo dai
problemi della montagna - colpevolmente dimenticata dalla
presidente Serracchiani nel suo discorso programmatico - ha
quindi concluso l'intervento parlando della crisi economica.
"Per far ripartire l'economia della nostra regione siamo convinti
che i mezzi e le risorse ci siano, soprattutto quelle umane.
Quelle dei nostri concittadini, che già in passato si sono
rimboccati le maniche nell'emergenza e hanno saputo ridare vita e
futuro a una regione costretta in ginocchio dalle avversità. Io e
i miei quattro colleghi siamo qui e non avremmo voluto esserci,
ma abbiamo constatato troppe volte che le cose venivano solo
dette e poi di concreto non veniva realizzato nulla".
"Molte volte abbiamo paragonato l'Italia - e di conseguenza la
nostra regione - a un vascello alla deriva. Attualizzando
quest'immagine mi sento di dire che il nostro Stato e la nostra
Regione possano essere paragonati alla Costa Concordia: i primi
soccorsi non vennero dalla Capitaneria di porto o dalle
istituzioni, ma dai cittadini dell'isola del Giglio, quei
cittadini che, anche inconsciamente e incuranti del pericolo, si
sono buttati in mare, hanno risalito la ormai tristemente famosa
biscaggina e hanno salvato quasi 4 mila persone".
"Noi vogliamo essere come quegli isolani, che di mestiere non
fanno i guardiacosta, ma che sono stati pronti a mettersi al
servizio di altri cittadini per raddrizzare quella che, a nostro
avviso, è diventata una brutta piega".