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CR: dibattito dichiarazioni programmatiche Serracchiani (11)

28.05.2013
17:05
(ACON) Trieste, 28 mag - RC - Franco Codega (PD) ha sottolineato i punti che, a suo dire, segnano la discontinuità con la Giunta precedente: i costi della politica, perchè non sono stati ridotti i privilegi; il lavoro, per il quale è meglio immettere risorse che pensare a ridurre un debito; l'innovazione con ricerca e creatività; la sinergia tra le due Università regionali; il controllo dei fondi comunitari; la sanità, con la centralità del distretto e non il suo allargamento; una legge quadro per istruzione e formazione; il reddito di cittadinanza.

Riccardo Riccardi (Pdl) ha detto della macroregione, tema che non è uno slogan bensì legato alla disparità fiscale; della crisi del sistema della rappresentanza; della visione del Friuli Venezia Giulia verso il Centro Europa, che fu già di Illy e di Tondo. Ha, quindi, chiesto cosa si intende fare quanto a Polo intermodale; servizi ferroviari, che non sono quelli desiderati ma molto si è già fatto; Piano regionale delle infrastrutture; Cimpello-Sequals-Gemona, che non è scontato sia archiviabile, e Palmanova-Manzano, pagata per 2/3 da fondi statali, non destinabili - come dice qualcuno - a interventi per l'impresa; Progetto Pramollo; commissariamento della A4, che per farlo cessare bastava dichiarare la non emergenza della questione.

Apprezzamento superiore alle aspettative, per Giulio Lauri (SEL), quanto a sostegno ai più bisognosi, alla ripresa del lavoro, all'importanza delle relazioni internazionali, al pagamento delle imprese da parte dei Comuni, a nuove politiche industriali. Si deve puntare a uno sviluppo ecologico regionale; far funzionale il sistema ferroviario, privilegiando i pendolari; passare all'energia rinnovabile; no alla terza corsia della A4; vanno spostate verso i fiumi della montagna risorse oggi indirizzate alla pianura; ridare dignità alle donne; investire sulla cultura, che è lavoro; stop alle poste puntuali.

La Lega Nord - così Mara Piccin - è per semplificare la burocrazia e le leggi, ma è una strada ardua, già percorsa durante la scorsa legislatura; ciononostante il Gruppo la sosterrà perché ci crede. Ciò detto, la Serracchiani non è stata chiara, nel discorso della A4, quanto a ruolo di Autovie Venete e di Friulia. È poi inaccettabile che un commissario sia da combattere se è del centrodestra, ma va sostenuto se è del centrosinistra. Altri punti poco chiari, il futuro della variante di Dignano, della statale 13, della Gemona-Sequals, ma anche dove sarà recuperata la copertura finanziaria per la sanità e perché gli assessori non siano stati scelti tra i consiglieri eletti.

(segue)