CR: dibattito dichiarazioni programmatiche Serracchiani (11)
(ACON) Trieste, 28 mag - RC - Franco Codega (PD) ha
sottolineato i punti che, a suo dire, segnano la discontinuità
con la Giunta precedente: i costi della politica, perchè non sono
stati ridotti i privilegi; il lavoro, per il quale è meglio
immettere risorse che pensare a ridurre un debito; l'innovazione
con ricerca e creatività; la sinergia tra le due Università
regionali; il controllo dei fondi comunitari; la sanità, con la
centralità del distretto e non il suo allargamento; una legge
quadro per istruzione e formazione; il reddito di cittadinanza.
Riccardo Riccardi (Pdl) ha detto della macroregione, tema che non
è uno slogan bensì legato alla disparità fiscale; della crisi del
sistema della rappresentanza; della visione del Friuli Venezia
Giulia verso il Centro Europa, che fu già di Illy e di Tondo. Ha,
quindi, chiesto cosa si intende fare quanto a Polo intermodale;
servizi ferroviari, che non sono quelli desiderati ma molto si è
già fatto; Piano regionale delle infrastrutture;
Cimpello-Sequals-Gemona, che non è scontato sia archiviabile, e
Palmanova-Manzano, pagata per 2/3 da fondi statali, non
destinabili - come dice qualcuno - a interventi per l'impresa;
Progetto Pramollo; commissariamento della A4, che per farlo
cessare bastava dichiarare la non emergenza della questione.
Apprezzamento superiore alle aspettative, per Giulio Lauri (SEL),
quanto a sostegno ai più bisognosi, alla ripresa del lavoro,
all'importanza delle relazioni internazionali, al pagamento delle
imprese da parte dei Comuni, a nuove politiche industriali. Si
deve puntare a uno sviluppo ecologico regionale; far funzionale
il sistema ferroviario, privilegiando i pendolari; passare
all'energia rinnovabile; no alla terza corsia della A4; vanno
spostate verso i fiumi della montagna risorse oggi indirizzate
alla pianura; ridare dignità alle donne; investire sulla cultura,
che è lavoro; stop alle poste puntuali.
La Lega Nord - così Mara Piccin - è per semplificare la
burocrazia e le leggi, ma è una strada ardua, già percorsa
durante la scorsa legislatura; ciononostante il Gruppo la
sosterrà perché ci crede. Ciò detto, la Serracchiani non è stata
chiara, nel discorso della A4, quanto a ruolo di Autovie Venete e
di Friulia. È poi inaccettabile che un commissario sia da
combattere se è del centrodestra, ma va sostenuto se è del
centrosinistra. Altri punti poco chiari, il futuro della variante
di Dignano, della statale 13, della Gemona-Sequals, ma anche dove
sarà recuperata la copertura finanziaria per la sanità e perché
gli assessori non siano stati scelti tra i consiglieri eletti.
(segue)