Pres. Iacop a San Daniele a Festival Costituzione 2013
(ACON) San Daniele del Friuli, 1 giu - MPB - Non deve venire
meno la fiducia nella Costituzione e nei valori che essa
custodisce e promuove. Valori di tutti e per tutti. Il valore
supremo è la persona e il lavoro è lo strumento attraverso il
quale essa può realizzare se stessa. L'importante è che tutti
abbiano il senso di appartenenza a una comunità che cammina verso
un traguardo comune.
All'apertura del Festival Costituzione 2013 - tre giorni di
incontri, dibattiti, mostre, spettacoli sul tema del lavoro in
programma a San Daniele dal 31 maggio al 2 giugno dedicati
proprio al tema del lavoro - questi i concetti che hanno guidato
gli interventi susseguitisi, perno la riflessione svolta da
Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale e uno
dei dieci saggi designati dal Capo dello Stato per verificare le
possibilità di un programma di riforme concordato.
Dopo il saluto del sindaco Paolo Menis, che ha ricordato come le
scelte della Comunità sandanielese siano state sempre, nel tempo,
espressione dei principi Costituzionali ponendo al centro i
cittadini e i loro diritti, il presidente del Consiglio regionale
Franco Iacop ha posto l'accento sul valore dell'iniziativa: per
la sua impostazione punta ad avvicinare e a coinvolgere
profondamente sui fondamenti etici della Carta Costituzionale e
si qualifica come una straordinaria palestra che presenta
esperienze positive, offre punti di vista, prepara a confrontarsi
su temi sui quali riflettere, ragionare, dibattere è spesso
difficile ma oltre a essere utile è necessario - ha detto ancora
il presidente ricordando anche gli approfondimenti sviluppati in
Consiglio regionale rispetto alla Costituzione da applicare alla
specialità del Friuli Venezia Giulia. La tutela delle garanzie è
alla base del rispetto della dignità dei cittadini.
Tutt'altro che manifestazione accademico-scientifica, dunque, è
stato precisato dal costituzionalista Sergio Bartole, il Festival
è un'occasione di aggiornamento culturale per sensibilizzare ai
vari temi della Costituzione liberandoli dalle implicazioni
politiche.
Sul lavoro, questione centrale della prima edizione, sguardo
rivolto ai giovani. A rappresentare una generazione verso la
quale siamo in debito - aveva detto il presidente della
Associazione per la Costituzione Paolo Mocchi - un gruppo di
ragazzi diplomati con 100 e 100 e lode, definiti la miglior
gioventù e che, per l'emergenza occupazione, rischiano di non
poter offrire la loro intelligenza e preparazione al Paese: loro
sul palco, assieme al prof. Onida che - ricordando il primo
articolo ("L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul
lavoro"), ha messo in guardia contro la tentazione o il rischio
di considerare quanto scritto nella Costituzione un'utopia: tra
obiettivi e traguardi certamente c'è distanza - ha detto Onida -
ma il fatto che la Costituzione non possa essere mai attuata del
tutto non vuol dire che quello non sia il punto al quale tendere.
Gli obiettivi individuali non fanno da soli la società che deve
avere obiettivi in cui tutti si riconoscono e a cui tutti
concorrono. La Costituzione è stata scritta per tutti.