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M5S: Dal Zovo, urge disporre Piano gestione Laguna Marano e Grado

03.06.2013
09:58
(ACON) Trieste, 3 giu - COM/MPB - "Sulla Laguna di Marano e Grado incombono problemi - vecchi e nuovi - di capitale importanza: la pesca, la coltura dei molluschi, il turismo, i dragaggi dei canali, la bonifica dei siti inquinati e la previsione di diversi insediamenti speculativi. È indispensabile, pertanto, disporre il prima possibile di un adeguato Piano di gestione che possa guidare i processi decisionali, comprese anche le Valutazioni di Incidenza e la Valutazione di impatto ambientale".

E' quanto sostiene il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo che aggiunge: "Il Piano di gestione è stato affidato per l'elaborazione già nel 2007 e consegnato ai fini dell'adozione da parte della Regione nel 2008. Successivamente però è stato speso molto tempo per consultazioni e modifiche e a oggi la procedura, purtroppo, non risulta ancora conclusa".

"Per questo - fa sapere la consigliera - nei giorni scorsi abbiamo depositato una interrogazione a risposta scritta per conoscere dalla Giunta Serracchiani la causa dei ritardi e lo stato di avanzamento dei lavori rispetto all'adozione del Piano di gestione della Laguna di Marano e Grado.

"Abbiamo chiesto, inoltre - aggiunge Dal Zovo - una puntuale relazione degli atti fin qui compiuti e il programma della Giunta regionale rispetto alla grande massa di impegni ancora inevasi riguardo la maggior parte dei Sic (Sito di interesse comunitario) e delle Zps (Zona di protezione speciale) del Friuli Venezia Giulia ancora privi degli strumenti previsti dalle direttive comunitarie.

"Ci interessa capire infine quali indirizzi operativi intende prendere chi governa la Regione rispetto al tema della conservazione della natura e, in particolare, delle aree naturali protette, visto che siamo in presenza di una nuova redistribuzione delle competenze fra le diverse direzioni centrali della Regione".

L'intera laguna di Marano e Grado, sulla base delle Direttive 92/43 e 79/409 dell'Unione europea, è stata classificata infatti come Sito di interesse comunitario (Sic). Dal 1997 è inoltre considerata Zona di protezione speciale (Zps) dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dallo Stato italiano.

"Il Piano di gestione è così uno strumento indispensabile per garantire la conservazione degli habitat e la tutela delle specie floro-faunistiche - conclude Ilaria Dal Zovo -, oltre ad essere propedeutico all'avvio della procedura di trasformazione del Sic in Zona speciale di conservazione (Zsc) come previsto dalla Direttiva Habitat 92/43".