M5S: Dal Zovo, urge disporre Piano gestione Laguna Marano e Grado
(ACON) Trieste, 3 giu - COM/MPB - "Sulla Laguna di Marano e
Grado incombono problemi - vecchi e nuovi - di capitale
importanza: la pesca, la coltura dei molluschi, il turismo, i
dragaggi dei canali, la bonifica dei siti inquinati e la
previsione di diversi insediamenti speculativi. È indispensabile,
pertanto, disporre il prima possibile di un adeguato Piano di
gestione che possa guidare i processi decisionali, comprese anche
le Valutazioni di Incidenza e la Valutazione di impatto
ambientale".
E' quanto sostiene il consigliere regionale del MoVimento 5
Stelle Ilaria Dal Zovo che aggiunge: "Il Piano di gestione è
stato affidato per l'elaborazione già nel 2007 e consegnato ai
fini dell'adozione da parte della Regione nel 2008.
Successivamente però è stato speso molto tempo per consultazioni
e modifiche e a oggi la procedura, purtroppo, non risulta ancora
conclusa".
"Per questo - fa sapere la consigliera - nei giorni scorsi
abbiamo depositato una interrogazione a risposta scritta per
conoscere dalla Giunta Serracchiani la causa dei ritardi e lo
stato di avanzamento dei lavori rispetto all'adozione del Piano
di gestione della Laguna di Marano e Grado.
"Abbiamo chiesto, inoltre - aggiunge Dal Zovo - una puntuale
relazione degli atti fin qui compiuti e il programma della Giunta
regionale rispetto alla grande massa di impegni ancora inevasi
riguardo la maggior parte dei Sic (Sito di interesse comunitario)
e delle Zps (Zona di protezione speciale) del Friuli Venezia
Giulia ancora privi degli strumenti previsti dalle direttive
comunitarie.
"Ci interessa capire infine quali indirizzi operativi intende
prendere chi governa la Regione rispetto al tema della
conservazione della natura e, in particolare, delle aree naturali
protette, visto che siamo in presenza di una nuova
redistribuzione delle competenze fra le diverse direzioni
centrali della Regione".
L'intera laguna di Marano e Grado, sulla base delle Direttive
92/43 e 79/409 dell'Unione europea, è stata classificata infatti
come Sito di interesse comunitario (Sic). Dal 1997 è inoltre
considerata Zona di protezione speciale (Zps) dalla Regione
Friuli Venezia Giulia e dallo Stato italiano.
"Il Piano di gestione è così uno strumento indispensabile per
garantire la conservazione degli habitat e la tutela delle specie
floro-faunistiche - conclude Ilaria Dal Zovo -, oltre ad essere
propedeutico all'avvio della procedura di trasformazione del Sic
in Zona speciale di conservazione (Zsc) come previsto dalla
Direttiva Habitat 92/43".