LN: Piccin, sulla sanità regionale i conti non tornano
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/RC - "La spesa sanitaria aumenta.
Le casse piangono. L'assessore Telesca annuncia il taglio dei
costi del personale. La presidente Serracchiani, contestualmente,
promette di abolire il ticket regionale di 10 euro sulle
prestazioni sanitarie. I conti non tornano. Dove trova la
copertura finanziaria la Serracchiani? Come si conciliano queste
prese di posizione? L'idea è forse fare macelleria sociale con i
dipendenti delle Aziende sanitarie?".
Così Mara Piccin, capogruppo della Lega Nord in Consiglio
regionale, invita la Giunta a "chiudere definitivamente il libro
dei sogni e aprire i registri contabili. Improvvisamente, la
sinistra ha scoperto che la nostra sanità è un'eccellenza. Dopo
aver detto peste e corna in campagna elettorale (e per 5 anni),
oggi maneggiano la sanità con delicatezza, come si conviene a un
gioiello di famiglia".
"Spiace constatare che le linee programmatiche della Serracchiani
collidano con le enunciazioni dell'assessore esterno Telesca. Una
si impegna ad abbassare le tariffe, l'altra denuncia la
ristrettezza di liquidità. Com'è possibile?"
Spiega ancora la capogruppo del Carroccio: "La riforma della
sanità attuata dalla Lega Nord nel 1995 (legge n. 13) rappresenta
un fulgido esempio di virtuoso, responsabile e proficuo
decentramento. Il Friuli Venezia Giulia si paga e si gestisce al
100% la propria sanità. E i parametri certificano un livello di
erogazione di servizi eccellente, che primeggia su scala
nazionale e si issa nelle posizioni di vertice nel panorama
europeo".
"Fa un certo effetto pensare che si voglia metter mano a uno dei
sistemi sanitari migliori in Europa. Questa è la faccia feroce e
spietata della spending review. Il concetto di tagliare i rami
secchi è giusto, ma certi interventi si fanno con il bisturi. Se
prendi il machete, rischi di fare danni. Sulla sanità bisogna
usare guanti sterilizzati e tanta attenzione. Il nostro personale
sanitario è qualificato, efficiente e serio, ed è stremato da
carichi di lavoro già pesantissimi".
A chiusura, la Piccin si chiede se la presidente voglia scaricare
sul personale gli oneri delle sue promesse, se abbia in mente 6
Aziende sanitarie e se la maggioranza sia dalla sua parte.