Citt: Paviotti, assestamento bilancio e costi politica
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/MPB - "Vertice di maggioranza
all'insegna del confronto e della collaborazione quello che si è
tenuto nella sede della Regione a Udine".
A evidenziarlo, in una nota, i Cittadini che erano rappresentati
dall'assessore Paolo Panontin, dal capogruppo in Consiglio
regionale Piero Paviotti, dal consigliere Gino Gregoris e dal
vicepresidente del movimento civico "Una Regione in Comune",
Alberto Bergamin. All'ordine del giorno l'assestamento di
bilancio 2013 e alcune priorità.
"La presidente Serracchiani, gli amministratori e le forze
politiche di centrosinistra - ha spiegato Paviotti - hanno avuto
modo di fare il punto su questo primo mese di governo e sulle
questioni più importanti che nelle prossime settimane vedranno
impegnati Giunta e Consiglio, a cominciare dall'assestamento di
bilancio. Tutte le forze politiche e gli amministratori hanno
convenuto che i fondi disponibili in fase di assestamento di
bilancio saranno utilizzati esclusivamente per coprire spese
necessarie e inderogabili, come il fondo per la cassa
integrazione e gli asili nido, accogliendo in merito le soluzioni
che arriveranno dalla Giunta ed evitando di proporre alternative
di natura politica.
"La discussione si è poi spostata sul tema dei costi della
politica. Anche in questo caso l'intero centrosinistra ha fatto
quadrato dichiarandosi disponibile ad affrontare la tanto attesa
riforma.
"Per quanto ci riguarda - ha aggiunto Paviotti - siamo pronti a
discutere, a fare proposte e a trovare soluzioni fin da subito.
In passato siamo stati i primi a denunciare privilegi che vanno
aboliti e non saremo certo noi l'ostacolo da superare. La cosa
importante sarà darsi subito un metodo di lavoro, evitando di
inseguire chi su questo tema fa solo propaganda politica o
giornalismo spicciolo.
"Con la presidente e la Giunta - ha concluso Paviotti - abbiamo
anche convenuto la necessità di un confronto più continuo e
costante sulle questioni da affrontare così come sulle nomine che
ora saremo chiamati a fare negli enti di secondo grado. Anche in
questo caso ci vogliono una modalità condivisa e un metodo di
lavoro concordato, che tengano in considerazione le competenze
specifiche dei singoli candidati proposti da una forza politica
piuttosto che da un'altra rispetto ai ruoli da assegnare".