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Citt: Paviotti, assestamento bilancio e costi politica

06.06.2013
17:42
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/MPB - "Vertice di maggioranza all'insegna del confronto e della collaborazione quello che si è tenuto nella sede della Regione a Udine".

A evidenziarlo, in una nota, i Cittadini che erano rappresentati dall'assessore Paolo Panontin, dal capogruppo in Consiglio regionale Piero Paviotti, dal consigliere Gino Gregoris e dal vicepresidente del movimento civico "Una Regione in Comune", Alberto Bergamin. All'ordine del giorno l'assestamento di bilancio 2013 e alcune priorità.

"La presidente Serracchiani, gli amministratori e le forze politiche di centrosinistra - ha spiegato Paviotti - hanno avuto modo di fare il punto su questo primo mese di governo e sulle questioni più importanti che nelle prossime settimane vedranno impegnati Giunta e Consiglio, a cominciare dall'assestamento di bilancio. Tutte le forze politiche e gli amministratori hanno convenuto che i fondi disponibili in fase di assestamento di bilancio saranno utilizzati esclusivamente per coprire spese necessarie e inderogabili, come il fondo per la cassa integrazione e gli asili nido, accogliendo in merito le soluzioni che arriveranno dalla Giunta ed evitando di proporre alternative di natura politica.

"La discussione si è poi spostata sul tema dei costi della politica. Anche in questo caso l'intero centrosinistra ha fatto quadrato dichiarandosi disponibile ad affrontare la tanto attesa riforma.

"Per quanto ci riguarda - ha aggiunto Paviotti - siamo pronti a discutere, a fare proposte e a trovare soluzioni fin da subito. In passato siamo stati i primi a denunciare privilegi che vanno aboliti e non saremo certo noi l'ostacolo da superare. La cosa importante sarà darsi subito un metodo di lavoro, evitando di inseguire chi su questo tema fa solo propaganda politica o giornalismo spicciolo.

"Con la presidente e la Giunta - ha concluso Paviotti - abbiamo anche convenuto la necessità di un confronto più continuo e costante sulle questioni da affrontare così come sulle nomine che ora saremo chiamati a fare negli enti di secondo grado. Anche in questo caso ci vogliono una modalità condivisa e un metodo di lavoro concordato, che tengano in considerazione le competenze specifiche dei singoli candidati proposti da una forza politica piuttosto che da un'altra rispetto ai ruoli da assegnare".