III Comm: audizione assessore sanità Telesca
(ACON) Trieste, 11 giu - MPB - Audizione in III Commissione,
presieduta da Franco Rotelli (PD), dell'assessore alla salute,
integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, Maria
Sandra Telesca, che ha sintetizzato i temi più urgenti "trovati
sul tavolo" ascoltando poi osservazioni, domande, sollecitazioni
dei consiglieri ai quali ha fornito alcune prime risposte.
La riforma sanitaria - ha esordito - non è il solo tema
scottante, ma certo è quello con la T maiuscola, da inquadrare
nei contesti normativo e della riduzione delle risorse, guardando
a quanto si fa sul territorio, al ruolo dei medici di base, ai
servizi al cittadino. Altro tema cardine è quello del sistema
informativo: qualsiasi cosa si vada a fare, non si può
prescindere da un buon sistema informativo, e bisogna metter mano
ai punti deboli che ci sono. E, poi, il territorio: la revisione
della rete ospedaliera e dei percorsi diagnostici, ma anche le
nuove tecnologie. Su tutto la necessità di razionalizzare le
risorse. E se un adempimento imposto alle Regioni è la riduzione
della spesa del personale, punto sul quale il Friuli Venezia
Giulia è penalizzato, l'assessore ha parlato anche dei tagli dei
contratti sui servizi che hanno penalizzato gli ospedali per dire
che "in un dialogo con Roma bisogna tener conto di questo e
vedere cosa si può fare:
poter decidere autonomamente sarebbe una punto di forza".
Tre i piani presenti nella riforma: il materno infantile, la
centrale unica del 118, l'oncologico. Temi sui quali riflettere
insieme e sviluppare il confronto, ponendo attenzione alla
questione del metodo - ha sottolineato ancora Telesca indicando
la tempistica: entro ottobre un documento sulle linee guida
generali, non solo di sanità, per poi aprire un confronto con
tutti gli attori del settore, autonomie locali, amministratori,
operatori, perché una riforma di un certo tipo dovrà toccare
anche la sfera del rapporto di lavoro delle persone.
In fatto di governance, il tema della centrale è quello degli
acquisti delle aziende del servizio sanitario regionale. Sarebbe
opportuno ricreare una piattaforma autonoma che gestisca acquisti
ma anche logistica, che è fondamentale. Inoltre, uscendo dal
servizio sanitario in senso stretto, Telesca ha citato una serie
di altri punti tra cui la sanità penitenziaria, l'accreditamento
dei percorsi delle RSA, gli ospedali psichiatrici giudiziari.
Un canovaccio di questioni sul quale si sono innestati gli
interventi dei consiglieri.
Gino Gregoris (Citt), ha chiesto se sia possibile arrivare a un
testo unico riguardante la protezione sociale; Valter Santarossa
(AR) ha sottolineato la necessità di spostare l'attenzione
dall'ospedale al territorio riequilibrando il rapporto; per Mauro
Travanut (PD), per il quale fondamentale è difendere l'autonomia
guadagnata negli anni '90, importante la riforma delle aziende e
la definizione del loro numero. Revisione della rete ospedaliera
e dei piccoli ospedali, al centro dell'intervento di Roberto
Novelli (Pdl,) mentre Renata Bagatin (PD) ha toccato i temi
dell'autosufficienza, delle malattie professionali e della
sicurezza, sottolineando che welfare significa fattore di
sviluppo e di occupazione femminile in particolare.
Occorre un modello unico per i diversi distretti, secondo
Silvana Cremaschi (PD), che ha sostenuto la necessità di partire
dai bisogni delle persone, con un'attenzione particolare per i
bambini, cui garantire nascita in sicurezza e vita in famiglia
(la nostra regione è quella con il maggior numero di bambini in
comunità fuori regione), accesso alla scuola, cure in ambiente
pediatrico.
La questione dei ticket, insieme agli aspetti specifici relativi
l'ospedale di Pordenone, nell'intervento di Mara Piccin (LN)
mentre Bruno Marini (Pdl) ha evidenziato il problema del
mantenimento delle strutture obsolete e della riqualificazione
del polo ospedaliero di Cattinara.
Da Stefano Pustetto (SEL) la richiesta, tra l'altro, che le
aziende sanitarie abbiano bilanci confrontabili, per una
valutazione di chi ottiene i risultati migliori. Andrea Ussai
(M5S), soddisfatto per le linee date dall'assessore, sono
importanti la revisione del sistema informativo, la
riqualificazione delle strutture, la prevenzione e la relazione
salute ambiente. Giovanni Barillari (Misto) ha chiesto
chiarimenti sull'ambito del distretto, sul Centro servizi
condivisi, sull'hospice di Udine; infine, il presidente Rotelli
ha sottolineato che la riforma sarà ragionevole se risolverà il
rapporto tra ospedale e territorio, ma accanto a ciò è
indispensabile un'interfaccia tecnica che si ponga come elemento
di terziarietà.
Alle osservazioni e alle domande poste dai consiglieri,
l'assessore ha risposto anche in termini puntuali, ma
l'attenzione è stata confermata per quanto riguarda la
semplificazione, i percorsi diagnostici, la prevenzione, il
rapporto coni medici di base. E, sulla riforma - ha concluso - mi
piacerebbe fare una legge che dia il quadro complessivo:
discuteremo insieme le linee guida. Tecnici o politici, il vero
problema è superare le difficoltà, con assunzione di
responsabilità e attenzione al bene comune - ha sottolineato
ricordando che sul tema dell'autonomia è già stato chiesto un
incontro con il ministro della sanità.
(foto, immagini tv)