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VI Comm: illustrata legge riforma diritto allo studio del 2012

18.06.2013
17:42
(ACON) Trieste, 18 giu - RC - Riforma degli Enti per lo studio universitario: ad ascoltare due funzionarie della Direzione regionale dell'Istruzione è stata la VI Commissione consiliare presieduta da Franco Codega (PD), che discuterà sull'argomento giovedì prossimo, 20 giugno, quando è attesa la presenza dell'assessore regionale Loredana Panariti.

La materia è inserita nella legge regionale n. 16 del 2012 - ha ricordato Codega - dove si prevede, con il primo gennaio 2014, la trasformazione dei due Enti regionali per il diritto allo studio universitario (Erdisu) di Udine e Trieste in una unica Agenzia (Ardis) di diritto allo studio quale ente funzionale della Regione, con sede legale a Trieste e sedi operative a Udine e Trieste.

Da parte delle funzionarie, la spiegazione dei contenuti della legge 16/2012 (che va a modificare la n. 12 del 2005) e della sua applicazione tecnica, il tutto volto a una riforma organica degli interventi per il diritto allo studio, con relativo regolamento attualmente in fase di predisposizione, e ai correlati servizi abitativi.

Guardando alle cifre, si è appreso che i richiedenti una borsa di studio agli Erdisu, nell'anno accademico 2012/2013, a Trieste sono stati 2.802 studenti, di cui 2.169 sono risultati averne diritto, con una variazione di richieste in perdita, rispetto al periodo 2007/2008, del 13,7%; a Udine hanno fatto domanda in 3.042 studenti e hanno avuto la borsa di studio in 1.949, con una variazione in questo caso in positivo, sempre rispetto al 2007/2008, del 71,1%. Il fabbisogno economico per coprire le borse di studio dell'anno accademico in corso parla di oltre 7 milioni per l'Erdisu di Trieste (il dato non è ancora definitivo)e di 5,7 milioni di euro per l'Erdisu di Udine. Di questi fondi, 2,6 milioni sono coperti dalla tassa regionale per il diritto allo studio a Trieste e per 2,35 milioni per Udine, mentre la copertura dello Stato nel 2012 non ha raggiunto i 2,8 milioni: la rimanenza in questi anni è sempre stata coperta da fondi regionali.

Per il personale, le spese sono passate dai 4,5 milioni di euro del 2008 a poco meno di 4 milioni del 2012.

Come case dello studente, le domande presentate a Trieste sono state 743 e 647 le accolte, con una variazione negativa delle domande presentate pari al 29,1%; a Udine 560 presentate per 412 accolte, in questo caso per un aumento del 70,96%.

I pasti in mensa erogati nel 2012 a Trieste sono stati 525.000 per un costo di oltre 2 milioni, mentre a Udine si parla di 370.000 pasti per oltre 1,2 milioni.

I Consigli di amministrazione, come spese solo per i loro organici, vedono 62mila euro la cifra sostenuta dall'Erdisu di Trieste e 60mila da quello di Udine.

Il totale dei costi sostenuti dalla Regione per il diritto allo studio vede 17,8 milioni impegnati per il 2012, mentre nel 2011 erano 21,4 e oltre 22 nel 2010.

Il presidente Codega ha già esplicitato il desiderio di organizzare, per fine luglio, delle audizioni sulla materia con i soggetti coinvolti. Intanto oggi hanno chiesto spiegazioni Silvana Cremaschi del PD, che ha sostenuto la qualità della legge 12/2005 e dunque ha chiesto perché sia stata cambiata; Stefano Pustetto di SEL sui finanziamenti pubblici a soggetti privati; Roberto Novelli del Pdl che più che far domande ha difeso la legge affermando la necessità di adeguarsi a norme nazionali; Giovanni Barillari dell'UDC che ha parlato dell'importanza di inserire le verifiche nel regolamento di attuazione; Codega che ha sottolineato la mancata previsione del parere, da parte della VI Commissione, al regolamento, parere di cui invece chiederà sia inserita la previsione; Rodolfo Ziberna del Pdl che ha sottolineato la mancanza di un Erdisu a Pordenone e Gorizia. Una serie di domande, dunque, a cui le due funzionarie presenti non hanno potuto che dare risposte squisitamente tecniche.

(foto, immagini tv)