IV Comm: audizione assessore Santoro
(ACON) Trieste, 19 giu - RC - Audizione dell'assessore
regionale a Infrastrutture, Pianificazione territoriale e Lavori
pubblici, Mariagrazia Santoro, per la II Commissione consiliare
presieduta da Vittorino Boem (PD) e che l'ha invitata a
presentare le linee programmatiche della Giunta per quanto
attiene le materie di sua competenza.
L'intenzione - ha detto la Santoro - è garantire una risposta
immediata alle difficoltà date dagli eventi ma anche dalle
normative nazionali; ci sono riforme generali che devono esser
tenute presenti.
Cominciando dai lavori pubblici, la Santoro ha parlato di
differenti tavoli di trattativa: quello statale sul patto di
stabilità, ma anche i finanziamenti che la Regione ha dato per il
2013 alle amministrazioni comunali. Il fatto, poi, che siano
stati pochissimi gli enti locali che hanno beneficiato dei
finanziamenti per il patrimonio immobiliare, pone il quesito su
quali problemi abbiano riscontrato. Ecco che possibili dettagli
di carattere procedurale diventano la causa di un mancato
finanziamento. Allora vanno chiarite le procedure, modificate le
leggi, ma non deve mancare la messa in gioco della Regione nel
dare supporto agli enti locali e anche alle stazioni appaltanti,
spesso piccole e paurose dei ricorsi. C'è il supporto informatico
per la gestione dei contributi, l'implementazione degli appalti,
tutto pubblicato sul sito della Regione. Si va verso la
semplificazione delle procedure, ma mantenendo la chiarezza delle
regole.
Per il settore dell'edilizia, così come per l'urbanistica,
l'intenzione è di scrivere un testo unico. Guardando ai mutui
prima casa, le domande alle Ater, le Aziende per l'edilizia
residenziale che la riforma Tondo vuole portare a un soggetto
unico e su cui la Giunta sta ragionando sulla base di
costi/benefici, registrano solo l'8% da parte delle giovani
coppie: una percentuale non caratterizzante chi chiede tali
alloggi.
Quanto ai rapporti con la Sovrintendenza dei beni architettonici
e paesaggistici, in alcuni casi sono problematici e ci sono forti
sollecitazioni affinché la Regione si doti di un Piano
paesaggistico. Desiderio dell'assessore Santoro è di presentare a
breve un disegno di legge di avvio del Piano paesaggistico perché
darà indicazioni anche per altri Piani,come quello del commercio,
che richiedono valutazioni dal punto di vista viabilistico,
urbanistico e appunto paesaggistico. Perché paesaggio è anche una
discarica, stabilire dove si può creare una strada in un bosco e
dove no.
A seguire, i consiglieri, più che per fare domande sulle
intenzioni dell'Esecutivo sui vari temi, hanno approfittato della
presenza dell'assessore per esternare le proprie opinioni. Chi ha
chiesto delle specifiche, Roberto Revelant (AR), che ha voluto
sapere cosa accadrà delle caserme dismesse e degli alloggi sfitti
che stanno andando in rovina, con cantieri fermi anche solo per
futili motivi. Una richiesta avanzata anche da Ilaria Dal Zovo
(M5S).
Riccardo Riccardi (Pdl), che ha parlato a lungo toccando un po'
tutti i settori, ha chiesto che gli incontri avvengano al più
presto con la presidente Serracchiani poiché sarà lei ad avere
queste deleghe; che quando si parla di massimo ribasso non si
creda di garantire né qualità dell'opera né costi più bassi,
mentre bisogna agire sul meccanismo di affidamento di competenza;
che siano fatti interventi per i centri storici vuoti; che si
aiuti ad avere il mutuo prima casa chi ne ha veramente bisogno;
che si agisca affinché alla Regione arrivino le competenze della
Sovrintendenza.
Giulio Lauri (SEL) ha chiesto interventi di protezione da chi
specula sulle grandi opere; una pianificazione del territorio per
invertire la dinamica senza regia dello sfruttamento del suolo;
opere di prevenzione contro il dissesto in montagna; lavorare
sulla riqualificazione dell'esistente e sul risparmio energetico;
spostare le risorse regionali in direzione degli affitti più che
dei mutui per l'acquisto della casa.
Il presidente Boem ha chiesto di dare alle aziende la possibilità
di operare in maniera certa, con poche regole.
La semplificazione delle procedure è un'esigenza - ha rimarcato
in chiusura la Santoro - e ci sarà, ma nel rispetto delle regole;
occhio alle scorciatoie. Oltre alle aree dimesse, pensiamo anche
a come rimettere sul mercato l'invenduto delle imprese, capire
come si può fare senza scontrarsi con gli aiuti di Stato. Oggi
l'emergenza non è verso chi non ha un mutuo, ma verso chi lo ha e
non riesce più a pagarlo.
(foto; immagini tv)