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Pdl: Ziberna, adeguare regolamento edilizia agevolata ai minori

20.06.2013
13:01
(ACON) Trieste, 20 giu - COM/AB - "Adeguare il regolamento attuativo della legge sull'edilizia agevolata alle normative sul rispetto del diritto minorile per evitare che siano amplificate, anche dalla crisi attuale, tutte quelle situazione di disagio che sono conseguenti all'impossibilità di vedere esaudito un normalissimo diritto come quello dell'abitazione".

A chiederlo è il vicecapogruppo Pdl in Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, in un'interrogazione alla Giunta.

"A causa della precisa e burocratica applicazione della LR 6/03 sull'edilizia agevolata - rileva Ziberna - si sono verificati molti casi in cui il diritto dei minori, congiuntamente con quello delle loro famiglie, sono stati lesi e hanno causato, e causano spesso, l'impossibilità delle famiglie stesse di accedere ai fondi per l'edilizia agevolata".

"Vi è stato anche un caso, che cito a titolo esemplificativo, in cui una madre, vedova con prole in minore età, che aveva ereditato dal marito, assieme alla figlia, una quota parte di un immobile da ristrutturare non adibito, peraltro, in quel momento a casa principale del nucleo familiare, ha ricevuto un diniego dagli Istituti di credito alla concessione di un mutuo per la ristrutturazione stessa in quanto, secondo la legge, lo stabile su cui è acceso il mutuo deve essere in comproprietà fra i coniugi. Una situazione che ha sicuramente causato un notevole disagio per la famiglia, che attualmente vive in affitto e che ha visto l'impossibilità di poter adibire ad abitazione principale, dopo la ristrutturazione, uno stabile a cui sia la madre che la bimba sono anche particolarmente legate affettivamente".

"Ma questo è soltanto uno dei casi - prosegue l'esponente del Pdl - anche perché, non essendo intervenuta alcuna modifica al regolamento di attuazione della legge sull'edilizia agevolata, a oggi sono molte le famiglie, composte anche da minori e da persone in evidente stato di svantaggio e di necessità, che attendono che la loro situazione sia chiarita e, soprattutto, che non siano lesi elementari diritti di convivere in un'abitazione adeguata, godendo di primari diritti di accesso alle agevolazioni previste dalle leggi regionali per l'acquisto e le ristrutturazioni di immobili".

"Sarebbe quindi opportuno - conclude Ziberna - adeguare quanto prima il regolamento attuativo della legge regionale 6/03 alle normative sul rispetto del diritto minorile e porre così fine alle situazioni di disagio che si vengono a creare soltanto a causa di norme burocratiche che gli istituti di credito devono rispettare e nelle quali, sinceramente, il buon senso comune potrebbe già essere di aiuto".