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III Comm: incontri con vertici enti Servizio sanitario

26.06.2013
17:57
(ACON) Trieste, 26 giu - AB - La III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Franco Rotelli (PD), ha proseguito gli incontri con i vertici degli enti del Servizio sanitario per approfondire lo stato delle loro attività.

Piero Cappelletti, direttore generale del CRO di Aviano, ha illustrato gli aspetti organizzativi e finanziari del Centro, sottolineando un dato importante che emerge su tutti: aumentano le persone curate e i sopravvissuti. Infatti, a fronte di 11.000 nuovi casi di tumore all'anno, ci sono almeno 70.000 malati che hanno superato i 5 anni dalla diagnosi e quindi che si possono considerare sopravvissuti.

Cappelletti ha quindi parlato nel dettaglio delle linee di ricerca del CRO, ha evidenziato come il registro dei tumori sia uno dei meglio strutturati a livello nazionale, si è soffermato sugli aspetti della formazione, della centralità del paziente, delle cure, dell'attività clinica per concludere con lo stato economico-finanziario.

Da un'analisi effettuata nel 2012, i punti di forza sono stati individuati nell'attrazione, nell'attenzione al paziente, nell'innovazione, nelle relazioni nazionali e internazionali. Fanno da contraltare come punti di debolezza, tra gli altri, le lentezze burocratiche, le difficoltà giuridico amministrative nelle sperimentazioni pubblico-privato. A preoccupare sono le modifiche tariffarie 2013, i costi del personale al 2015, la concorrenza col Veneto, i costi emergenti per farmaci e nuove attività, l'impatto delle attività edili.

A seguire, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Pordenone Luciano Zanelli ha fornito una dettagliata analisi complessiva delle strutture, parlando inizialmente del nuovo modello istituzionale attuato nell'area vasta pordenonese, della riorganizzazione aziendale e dell'attuazione della pianificazione regionale 2010-2012, per proseguire con informazioni sull'attività sanitaria e i suoi esiti, gli aspetti legati al bilancio, alle risorse umane e agli investimenti, per concludere con le criticità legate ai finanziamenti per investimenti, alla pianta organica insufficiente dove in alcuni reparti mancano adeguate coperture.

A concludere le audizioni Giuseppe Tonutti, direttore generale dell'ASS 6 "Friuli Occidentale", che ha sottolineato come l'ultimo triennio sia stato utilizzato per sviluppare quei servizi che il piano sanitario aveva individuato come insufficienti o sotto standard, almeno se confrontati con il resto della regione. La realtà è - ha precisato - che molte carenze derivano da una ripartizione delle risorse che ha penalizzato la provincia di Pordenone, in quanto non è stata tenuta in debito conto la sua crescita rispetto ad altre aree della regione che invece hanno subito un trend inverso.

I servizi sui quali si è inciso maggiormente sono stati quelli delle dipendenze e dell'assistenza domiciliare; modesti incrementi di risorse professionali si sono registrati per prevenzione, specialistica ambulatoriale, neuropsichiatria infantile, riabilitazione.

Alcuni provvedimenti regionali (tetto del personale dipendente) o nazionali (riduzione ricorso agli appalti) hanno impedito di sviluppare taluni settori che sono ancora sofferenti. Dal punto di vista economico, dopo un 2010 difficile, ora l'Azienda è sana. Tonutti ha però segnalato che essendo un'Azienda esclusivamente territoriale di confine, quindi soggetta a variabili sulle quali non c'è molta possibilità di incidere (fuga ospedaliera extra-regionale), vi è una costante incertezza su come potrà essere chiuso il bilancio, anche partendo da dati sufficientemente rassicuranti.

Al termine di ogni intervento, numerose e puntuali le domande e le osservazioni da parte dei consiglieri regionali.

(immagini tv)