III Comm: incontri con vertici enti Servizio sanitario
(ACON) Trieste, 26 giu - AB - La III Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Franco Rotelli (PD), ha proseguito gli
incontri con i vertici degli enti del Servizio sanitario per
approfondire lo stato delle loro attività.
Piero Cappelletti, direttore generale del CRO di Aviano, ha
illustrato gli aspetti organizzativi e finanziari del Centro,
sottolineando un dato importante che emerge su tutti: aumentano
le persone curate e i sopravvissuti. Infatti, a fronte di 11.000
nuovi casi di tumore all'anno, ci sono almeno 70.000 malati che
hanno superato i 5 anni dalla diagnosi e quindi che si possono
considerare sopravvissuti.
Cappelletti ha quindi parlato nel dettaglio delle linee di
ricerca del CRO, ha evidenziato come il registro dei tumori sia
uno dei meglio strutturati a livello nazionale, si è soffermato
sugli aspetti della formazione, della centralità del paziente,
delle cure, dell'attività clinica per concludere con lo stato
economico-finanziario.
Da un'analisi effettuata nel 2012, i punti di forza sono stati
individuati nell'attrazione, nell'attenzione al paziente,
nell'innovazione, nelle relazioni nazionali e internazionali.
Fanno da contraltare come punti di debolezza, tra gli altri, le
lentezze burocratiche, le difficoltà giuridico amministrative
nelle sperimentazioni pubblico-privato. A preoccupare sono le
modifiche tariffarie 2013, i costi del personale al 2015, la
concorrenza col Veneto, i costi emergenti per farmaci e nuove
attività, l'impatto delle attività edili.
A seguire, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di
Pordenone Luciano Zanelli ha fornito una dettagliata analisi
complessiva delle strutture, parlando inizialmente del nuovo
modello istituzionale attuato nell'area vasta pordenonese, della
riorganizzazione aziendale e dell'attuazione della pianificazione
regionale 2010-2012, per proseguire con informazioni
sull'attività sanitaria e i suoi esiti, gli aspetti legati al
bilancio, alle risorse umane e agli investimenti, per concludere
con le criticità legate ai finanziamenti per investimenti, alla
pianta organica insufficiente dove in alcuni reparti mancano
adeguate coperture.
A concludere le audizioni Giuseppe Tonutti, direttore generale
dell'ASS 6 "Friuli Occidentale", che ha sottolineato come
l'ultimo triennio sia stato utilizzato per sviluppare quei
servizi che il piano sanitario aveva individuato come
insufficienti o sotto standard, almeno se confrontati con il
resto della regione. La realtà è - ha precisato - che molte
carenze derivano da una ripartizione delle risorse che ha
penalizzato la provincia di Pordenone, in quanto non è stata
tenuta in debito conto la sua crescita rispetto ad altre aree
della regione che invece hanno subito un trend inverso.
I servizi sui quali si è inciso maggiormente sono stati quelli
delle dipendenze e dell'assistenza domiciliare; modesti
incrementi di risorse professionali si sono registrati per
prevenzione, specialistica ambulatoriale, neuropsichiatria
infantile, riabilitazione.
Alcuni provvedimenti regionali (tetto del personale dipendente) o
nazionali (riduzione ricorso agli appalti) hanno impedito di
sviluppare taluni settori che sono ancora sofferenti. Dal punto
di vista economico, dopo un 2010 difficile, ora l'Azienda è sana.
Tonutti ha però segnalato che essendo un'Azienda esclusivamente
territoriale di confine, quindi soggetta a variabili sulle quali
non c'è molta possibilità di incidere (fuga ospedaliera
extra-regionale), vi è una costante incertezza su come potrà
essere chiuso il bilancio, anche partendo da dati
sufficientemente rassicuranti.
Al termine di ogni intervento, numerose e puntuali le domande e
le osservazioni da parte dei consiglieri regionali.
(immagini tv)