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I Comm: variazioni bilancio, approvato articolo 10 (1)

04.07.2013
14:33
(ACON) Trieste, 4 lug - RC - Interruzione delle Unioni dei Comuni montani in apertura della terza e ultima giornata di lavori che la I Commissione consiliare regionale, presieduta da Renzo Liva (PD), ha messo in calendario per l'approvazione dell'assestamento di bilancio 2013 e del bilancio pluriennale 2013-2015.

Gli articoli già approvati sono i numeri 2, 3, 4, 5 e 13, rispettivamente in materia di economia, ambiente, territorio, infrastrutture e trasporti, partite di giro. Complessivamente, il disegno di legge della Giunta regionale prevede 15 articoli.

Il primo ad essere stato esaminato e approvato questa mattina, il 10 su sussidiarietà e devoluzione, come esplicitato dall'assessore Paolo Panontin che, con Enzo Marsilio e Vincenzo Martines del PD, ha presentato anche gli emendamenti al testo base che prevedono le novità per gli enti montani.

Infatti, tra le varie modifiche tecniche e contabili come la possibilità, per le Province e i Comuni con più di 1.000 abitanti, di rinegoziare i mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti o altri istituti di credito per abbattere il proprio debito, piuttosto che i circa 1,25 milioni di euro totali messi a disposizione per le fusioni dei Comuni, è inserita l'interruzione della costituzione delle Unioni dei Comuni montani (prevista dalla legge regionale n. 14 del 2011) secondo un processo di cui l'assessore Panontin ha discusso questa mattina stessa con l'Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani (Uncem) dicendosi disposto a trattare i termini della manovra, ma non a retrocedere nell'attuarla. Intanto Comunità montane non ancora soppresse e Unioni già costituite sono commissariate. Gli atti del Consiglio delle Comunità montane e dell'Assemblea delle Unioni montane sono adottati dai commissari sentito il Collegio di indirizzo eletto ad hoc.

Questa manovra rientra nel progetto più ampio previsto dalla Giunta regionale e nell'emendamento Martines-Marsilio dove si legge che, entro il 31 dicembre 2014, la Regione disciplina il riassetto delle funzioni degli enti locali, il riordino delle Province e la revisione organica delle forme associative dei Comuni.

Se dal centrosinistra il voto favorevole è stato compatto, con i consiglieri che hanno parlato di riforma necessaria e che va fatta per gradi, il centrodestra si è detto contrario affermando soprattutto che la soppressione delle Province non è fattibile in quanto enti previsti dalla Costituzione, mentre il M5S ha votato astensione.

Sulla questione Province, l'assessore Panontin ha spiegato che effettivamente attendere la modifica della Costituzione non è una strada praticabile in quanto lunga e incerta anche per l'incerta tenuta politica del Governo. Suo intendimento è predisporre una legge nazionale di modifica dello Statuto della nostra Regione che preveda, appunto, la riforma delle Province, una riforma che a suo dire purtroppo non è stata inserita già quando si è modificato lo Statuto per il numero dei consiglieri regionali. Il compito delle forze politiche sarà, poi, di sostenere gli onorevoli del Friuli Venezia Giulia nel far discutere entro breve in Parlamento questa legge.

Sui soldi che spesso i Comuni hanno incassato per future fusioni seppure poi non portate a termine (problema sollevato soprattutto da Luca Ciriani del Pdl), l'assessore ha specificato che d'ora in poi quei fondi saranno garantiti solo per la fase referendaria, ma non ne saranno erogati altri se la fusione poi non avverrà. Così come condivide che non si possono incentivare i percorsi per le unioni o associazioni di Comuni non prevedendo delle penalità se queste non sono portate a termine perché ci sono state unioni che poi si sono sciolte come neve al sole.

Infine, se Panontin ha affermato che l'eliminazione delle Province non è dettata da questioni di risparmio, ma di aumento dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi, resta la domanda di Riccardo Riccardi del Pdl: sulla base di quanto previsto dal disegno di legge sull'assestamento di bilancio, la Provincia di Pordenone il prossimo anno andrà al rinnovo o no?

I lavori sono poi stati interrotti sino alle 14.30.

(immagini tv)

(segue)