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Pdl: Novelli, contributo per defibrillatori nei campi sportivi

05.07.2013
12:53
(ACON) Trieste, 5 lug - COM/RC - Lo aveva chiesto con un emendamento, poi ritirato, da inserire nel disegno di legge sull'assestamento del bilancio regionale approvato giovedì dalla I Commissione consiliare: un contributo straordinario, di 100.000 euro, ai Comuni che intendano acquistare defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) da collocare negli impianti sportivi, e per la formazione di personale dedicato.

Oggi Roberto Novelli, consigliere regionale del Pdl, spiega la portata di quella richiesta, ritirata dopo che l'assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, aveva affermato di essere d'accordo seppure non potendo accoglierla per mancanza di fondi.

Si trattava - rileva dunque Novelli - di un emendamento propositivo, redatto anche alla luce del "decreto Balduzzi" di aprile 2013 sulla disciplina della certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale e sulle linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita, che ne prevede l'obbligatorietà di dotazione per le società sportive dilettantistiche e agonistiche con oneri a carico della società.

Per questo, con l'emendamento si era pensato di concedere ai Comuni che ne facciano richiesta un contributo straordinario di 100.000 euro per l'acquisto di defibrillatori e la formazione di personale esterno. La proposta - prosegue l'esponente del Pdl - si collega anche al Programma regionale per la diffusione e l'utilizzo di DAE che prevede i seguenti obiettivi: migliorare la frequenza degli interventi di defibrillazione attuati nel soccorso territoriale per arresto cardiaco; realizzare una rete regionale strutturata e coordinata per la rianimazione cardiopolmonare, la defibrillazione precoce, il monitoraggio degli eventi e dei loro esiti; realizzare un piano di formazione/informazione allargata sulle cause dell'arresto cardiaco improvviso, le finalità e le procedure della rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione ventricolare.

Nella discussione in Commissione, l'assessore Telesca ha valutato positivamente l'emendamento sollevando, però, un problema economico. Mi auguro che la copertura venga trovata prima della sessione di assestamento di bilancio, anche perché - conclude Novelli - la morte improvvisa cardiaca in Friuli Venezia Giulia interessa, ogni anno, circa un abitante su mille e il successo del suo trattamento è legato alla tempestività dell'intervento. Oltre il 90% dei pazienti, infatti, non sopravvive a causa della distanza dei mezzi di soccorso e ogni minuto di ritardo nell'applicare la scarica riduce del 5-10% le possibilità che il cuore riprenda il suo ritmo regolare.