PD-Ssk: Gabrovec, no della Regione al rigassificatore a Zaule (TS)
(ACON) Trieste, 9 lug - COM/AB - La Regione a guida
centro-sinistra, a differenza da quel che accadeva solo qualche
mese fa, esprime al Governo italiano e alla Commissione europea
la sua ferma contrarietà al progetto presentato dalla
multinazionale Gas Natural per un rigassificatore nell'area di
Zaule a Trieste.
Questa, in estrema sintesi, la risposta dell'Amministrazione
espressa dall'assessore Sara Vito rispondendo in Consiglio
regionale a un'interrogazione del consigliere PD-Slovenska
skupnost Igor Gabrovec, che ha letto in Aula la lettera inviata
proprio ieri dalla presidente Debora Serracchiani a Roma.
Gabrovec ha ricordato come sia a tutt'oggi acceso e attuale il
dibattito politico e civile attorno al progetto del
rigassificatore nel porto industriale di Trieste. "Nonostante il
parere fermamente contrario di tutte le Amministrazioni locali e
degli Stati confinanti sembra rimanere poco chiara la posizione
ufficiale della nostra Regione, anche in considerazione delle
posizioni quanto meno ambigue tenute dalla precedente
Amministrazione Tondo" ha evidenziato Gabrovec sostenendo come il
progetto, fortemente osteggiato da innumerevoli associazioni e
dall'opinione pubblica, se realizzato andrebbe a pregiudicare
seriamente, oltre che la sicurezza dei cittadini, ogni altro
progetto di valorizzazione del porto, delle aree a esso destinate
e lo stesso futuro della città quale attrazione turistica.
"Il presidente Tondo aveva deciso di non esprimere alcun parere
su tale costruzione, sostenendo che la Regione non fosse
competente in merito, poiché sprovvista di un proprio piano
energetico. Con questa premessa il ministro Passera del Governo
Monti, convinto sostenitore del rigassificatore a Zaule, ha
patrocinato tale opera in tutte le sedi, nazionali e comunitarie.
In seguito alla contrarietà del ministro Clini, che ha deciso di
fermare il procedimento di autorizzazione, Gas Natural ha cercato
e trovato un'altra strada: far inserire il rigassificatore di
Zaule nelle opere energetiche prioritarie comunitarie, un lista
di 13 progetti denominata TEN-E. Su pressione degli oppositori al
rigassificatore, il Governo italiano, vale a dire il dicastero
dello Sviluppo Economico retto dal ministro Zanonato, ha spiegato
alla Commissione europea di non avere indicazioni in contrasto
con il sito proposto dall'Italia all'UE tramite il precedente
ministro, in quanto la Regione FVG, a loro parere competente in
merito, non ha dato alcun parere, quindi neppure negativo. I
pareri degli altri enti locali non vengono da tale ministero e
dalla Commissione UE valutati come rilevanti" ha sostenuto in
Aula il consigliere Gabrovec.
"Quindi, se si vuole impedire che l'UE dia il via libera al
rigassificatore a Zaule, è assolutamente indispensabile che la
Regione FVG esprima al Governo italiano e alla Commissione
europea il parere negativo su tale tipo di insediamento. I tempi
sono purtroppo assai ristretti, in quanto la Commissione deciderà
in via definitiva sui tre siti italiani, tra cui Zaule, il 24
luglio, cioè tra due settimane" ha concluso Gabrovec.
La lettera firmata ieri dalla presidente Serracchiani, che in
questi giorni viene trasmessa agli organi competenti nazionali ed
europei, sgombera il campo da ogni dubbio. Da qui la
soddisfazione del vicepresidente del Consiglio regionale Igor
Gabrovec.