PD: doppia preferenza di genere, depositata proposta di legge
(ACON) Trieste, 11 lug - COM/AB - Come reagire al clima di
antipolitica che si è diffuso nel Paese? Naturalmente non c'è una
sola risposta. Le consigliere regionali del PD Renata Bagatin,
Silvana Cremaschi e Chiara Da Giau sono convinte che ci si
metterebbe sulla buona strada investendo sul rafforzamento dei
meccanismi di partecipazione. Questo significa anche porre il
problema della rappresentanza delle donne nelle istituzioni e nei
partiti.
"Non serve ricordare quanto sia rilevante il problema della
rappresentanza femminile nel Paese e nella nostra Regione -
sottolinea Renata Bagatin, prima firmataria della proposta di
legge sulla doppia preferenza di genere, appena depositata in
Consiglio regionale. Certo non partiamo da zero, né a livello
nazionale, né a livello regionale. Per dare piena attuazione al
principio della parità di genere, che trova il suo fondamento
nella Costituzione, la passata legislatura Parlamentare nazionale
ha approvato due leggi: una che riserva al genere meno
rappresentato almeno un terzo dei componenti dei consigli di
amministrazione delle società quotate in Borsa e delle società
pubbliche, e la legge 215/2012 che promuove il riequilibrio della
rappresentanza di genere nelle Amministrazioni locali".
"A livello regionale - prosegue la consigliera - ci è stato
consegnato il buon lavoro fatto da Annamaria Menosso nella
precedente legislatura. Contemporaneamente c'è stato il forte
impegno della Commissione regionale Pari opportunità e di
moltissime associazioni femminili che hanno raccolto oltre 6000
firme a sostegno della rappresentanza delle donne nelle
istituzioni. Infine, anche nella campagna elettorale la nostra
presidente ha posto il problema della rappresentanza di genere
fra le priorità della sua Giunta".
Il lavoro dell'ex consigliera Menosso è stato aggiornato con le
ultime disposizioni nazionali e la proposta di legge presentata
il 9 luglio è stata sottoscritta dall'intera maggioranza.
"La proposta introduce anche nel nostro sistema elettorale la
doppia preferenza di genere, perché la riteniamo una scelta di
civiltà e di rinnovamento non solo per le istituzioni, ma
soprattutto per le cittadine e i cittadini della Regione. -
aggiunge la consigliera Bagatin. Se si sceglie questa
possibilità, una preferenza deve riguardare un candidato maschio
e l'altra una donna della stessa lista. In caso di mancato
rispetto della disposizione, viene annullata la seconda
preferenza. Ci auguriamo che la proposta firmata dalla
maggioranza abbia l'appoggio di tutto il Consiglio, vista la
trasversalità della questione".