M5S:Bianchi,indebitamento,ridurre partecipate,riformare enti regionali
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/MPB - "Se mai avessimo avuto
bisogno di ulteriori conferme, il 'Giudizio di parificazione del
rendiconto generale della Regione Friuli Venezia Giulia per
l'esercizio 2012' della Corte dei conti ce ne ha fornite
parecchie. Siamo sconcertati, infatti, per i dati che riguardano
sia l'indebitamento complessivo che quello residuo".
Questo il commento della capogruppo del MoVimento 5 Stelle Elena
Bianchi alla relazione letta in Consiglio regionale dal cons.
avv. Fabrizio Picotti.
"Come ha sottolineato la Corte, sul sistema Regione pesa infatti
in modo drammatico il debito per mutui per investimento contratti
dagli enti locali - aggiunge Elena Bianchi -. Un dato che pone il
Friuli Venezia Giulia al non invidiabile primo posto, fra tutte
le regioni italiane, per debito residuo e oneri di ammortamento
degli enti locali, con un indebitamento pro capite che supera
addirittura i 1.400 euro, mentre la media del Nordest è di 850
euro pro capite. Ci pare proprio, a questo punto, di dover
sottoscrivere l'affermazione della Corte che, in merito alla
spesa sanitaria, ha ricordato che 'una maggiore spesa non
equivale necessariamente a un miglior servizio'.
"Secondo la Corte, la Regione dovrebbe rivestire il ruolo di
'capogruppo' del sistema regionale integrato di finanza pubblica.
Questo significa che tutti i 150 enti regionali individuati dalla
stessa Corte dei conti (società in house, partecipate,
fondazioni, consorzi ecc ecc.) - devono finire sotto la stretta
programmazione, verifica e controllo della Regione. Tutti i
bilanci di questi enti dovrebbero inoltre concorrere al
'consolidato' della Regione, sottostando agli obiettivi di
finanza pubblica concordati fra Stato e Regione.
"Basta fughe in avanti attraverso partecipate, agenzie,
fondazioni, consorzi e quant'altro! - sostiene l'esponente M5S -.
Significativo su questo punto è uno dei tre obiettivi suggeriti
dalla Corte: la riduzione dei costi della politica. Per noi del
MoVimento 5 Stelle, oltre al dovuto adeguamento al decreto Monti
174/2012, rientra infatti in questo contesto anche l'attenta
revisione della composizione degli organici dei 150 enti.
"È incredibile come la Regione abbia sprecato tutte queste
risorse senza avviare un sistema organico di controlli, come
segnalato dalla Corte dei conti a partire già dal 2009. Riteniamo
che l'unica direzione possibile sia quella di ridurre
drasticamente il numero delle partecipate, senza però intaccare
la qualità dei servizi. È giunto il momento - conclude Elena
Bianchi - di mettere mano a una riforma radicale che coinvolga
gli enti locali, la Regione e i 150 enti da essa creati in modo
scriteriato".