AR:Revelant,emergenza lavoro,serve un tavolo per riforme strutturali
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/MPB - "Il recente declassamento
del rating italiano dimostra una volta di più che il problema del
nostro Paese e del Friuli Venezia resta quello dell'economia e
dell'emergenza del lavoro".
Ad affermarlo è il consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, Roberto Revelant che auspica l'avvio di un tavolo
per affrontare le riforme strutturali, considerando positiva la
ricerca di una maggiore etica nella politica con i giusti tagli
ai costi del Consiglio Regionale, ma anche invitando a tener
presenti altre questioni che richiedono maggiore attenzione:
nell'elenco del consigliere "la crisi economica, l'emergenza
lavoro, le grandi aziende e piccole-medie imprese oramai allo
stremo che stanno chiudendo ogni giorno, il tasso di
disoccupazione sempre più alto, soprattutto tra i giovani".
"Ed i dati - prosegue Revelant - sono destinati ad aumentare nei
prossimi mesi.
"E' necessario intervenire con soluzioni 'straordinarie' per
tamponare l'emergenza, ma allo stesso tempo elaborare un
programma d'interventi che possa ridare fiducia e un orizzonte ai
cittadini e alle imprese, altrimenti le poche risorse a
disposizione saranno sempre più destinate esclusivamente agli
ammortizzatori sociali, creando ulteriore povertà. Occorre creare
un tavolo serio e responsabile con tutti i soggetti interessati
(istituzioni, categorie economiche e sindacali), disponibili
anche a rimettere in discussione alcuni dei diritti acquisiti
conquistati in tempi economicamente assai lontani dagli attuali.
"Un tavolo che operi sia a livello nazionale che locale per
affrontare riforme strutturali.
"L'emergenza occupazionale va affrontata con tempestività anche
in Friuli Venezia Giulia e noi di Autonomia Responsabile siamo
disponibili a fornire fin da subito il nostro contributo. Una
regione di confine che anche con l'entrata della Croazia
nell'Unione Europea diventa sempre più il collegamento con l'Est
e che, per questo, deve puntare sul potenziamento delle
infrastrutture.
"Basta con la politica del no a qualsiasi tipo di sviluppo per
posizioni preconcette. Qui si tratta di mettere in atto tutte le
misure necessarie affinché le nostre piccole, medie e grandi
imprese restino sul territorio e il nostro stesso territorio
diventi attrattivo per investitori stranieri.
"Solo così - conclude Revelant - potremo sopravvivere ed uscire
dalla crisi".