PD: Marsilio, promuovere il recupero dei terreni incolti
(ACON) Trieste, 19 lug - COM/AB - La progressiva diminuzione
delle micro attività agricole a gestione familiare che in
montagna svolgevano un ruolo essenziale per la gestione e cura
del territorio, in particolare per quanto riguarda i terreni
contermini ai centri abitati, determina l'abbandono e il degrado
di vaste aree del territorio; un fenomeno che purtroppo di giorno
in giorno diventa sempre più preoccupante.
L'immagine offerta dai terreni incolti nuoce alla promozione
turistica ma, soprattutto, lo stato di degrado in corso crea ai
residenti e ospiti una serie di problemi di natura sanitaria,
tale da porre la questione del ripristino dei prati incolti che
circondano i nostri paesi di montagna come una delle emergenze
ambientali e paesaggistiche dei prossimi anni.
"Andando a vedere quanto accade in aree montane quali l'Alto
Adige o la vicina Austria - commenta il consigliere regionale PD
Enzo Marsilio - si nota come una oculata gestione del territorio
sia diventata il valore aggiunto di punta della loro offerta
turistica. Quanto si è dimostrato efficace per quelle realtà,
vale certamente anche per i nostri comprensori montani.
Le leggi per cercare di gestire meglio il territorio ci sono, e
mi riferisco alle LR 16/2006 e 10/2010, che offrono gli strumenti
per poter affrontare il problema del ripristino dei terreni
incolti e quello del riordino fondiario. Purtroppo,ad oggi non
sono state applicate in maniera adeguata, in quanto è mancata,
soprattutto da parte delle amministrazioni comunali , la volontà
e la determinazione necessaria per poter affrontare con efficacia
la relativa problematica".
"Da parte mia - conclude Marsilio - mi attiverò perché
l'Amministrazione regionale metta a disposizione le risorse
necessarie. Nel contempo solleciterò le amministrazioni locali a
esercitare un ruolo più incisivo di quanto avvenuto in proposito
in precedenza, in modo da predisporre, con il coinvolgimento di
tutti i soggetti interessati, una strategia capace di provvedere
al recupero dei terreni incolti e di ottenere risultati
significativi per quanto riguarda l'accorpamento e il riordino
fondiario".