V Comm: illustrata pdl costi della politica regionale (1)
(ACON) Trieste, 22 lug - RC - Le disposizioni sul trattamento
economico e sulla pubblicità della situazione patrimoniale dei
consiglieri e degli assessori regionali, nonché sul funzionamento
dei Gruppi consiliari, giunte all'attenzione della V Commissione
consiliare presieduta da Vincenzo Martines (PD) affiancato dal
presidente del Consiglio, Franco Iacop, e dall'assessore
regionale Gianni Torrenti, portano una firma decisamente
trasversale: quella dei presidenti di tutti i gruppi politici
presenti in Consiglio regionale, eccezion fatta per il MoVimento
5 Stelle.
Tre le giornate che la Commissione si è data - tra oggi e
dopodomani - per accogliere le modifiche alle leggi regionali
2/1964, 52/1980, 21/1981, 41/1983, 38/1995, 13/2003 racchiuse
nella proposta di legge n. 5 e portarle all'attenzione dell'Aula
la settimana prossima.
Si tratta di un segno importante al tema della riduzione e della
trasparenza dei costi della politica - ha affermato in apertura
il presidente Martines -, che tiene sì conto di quanto avvenuto a
livello nazionale, e dunque del cosiddetto decreto Monti, il n.
174 del 2012 convertito con legge 213/2013, ma è anche figlio di
un dibattito interno di questa Regione che ha introdotto tempi e
scelte specifici per il Friuli Venezia Giulia.
Il primo firmatario, il capogruppo del PD, Cristiano Shaurli, ha
spiegato che la pdl segue una scelta già affrontata nel corso
della X legislatura. Oggi si intendono adottare gli ulteriori
adeguamenti necessari per assicurare un allineamento ai parametri
nazionali, allineamento che va in direzione di una virtuosità
maggiore a quella strettamente richiesta dal decreto legge
174/2012.
In particolare:
- si abolisce definitivamente l'istituto dell'assegno vitalizio,
anche nella forma meno onerosa per la finanza regionale,
introdotto nel 2012;
- si riduce il trattamento indennitario dei consiglieri,
limitandolo a tre componenti: l'indennità di presenza fissata in
legge in 6.315 euro lordi; il rimborso onnicomprensivo delle
spese per l'esercizio del mandato, la cui determinazione è
rimessa all'Ufficio di presidenza entro il tetto massimo di 3.600
euro mensili e che dovrà essere graduata in relazione a criteri
stabiliti dalla legge e che sostituisce tutte le precedenti forme
di rimborso e di benefit; l'indennità di fine mandato, che viene
limitata a un massimo di 10 mensilità per anni di esercizio del
mandato (tali misure - ha tenuto a sottolineare Shaurli - portano
il trattamento complessivo massimo per i consiglieri a un livello
di circa il 10% inferiore a quelli stabiliti a livello
nazionale);
- si rivede il trattamento economico dei presidenti della Regione
e del Consiglio regionale, degli assessori regionali e dei
consiglieri cui sono affidate particolari funzioni, portandolo al
di sotto delle soglie nazionali;
- stante il parametro fissato dal DL 174/2012, si riduce di circa
il 90% il contributo di funzionamento dei gruppi consiliari, oggi
calcolato secondo una moltiplicazione legata alle quote a
disposizione dei deputati, che passa a 5.000 euro all'anno
moltiplicato per il numero dei consiglieri di cui il Gruppo è
composto, maggiorato di 0,05 euro per residente
- si pongono limiti invalicabili alle spese per il personale dei
gruppi (un dipendente regionale in categoria D6, ovvero
pre-dirigenziale, per un totale di 49 unità invece delle 53
odierne), dove la Regione non potrà spendere più di 2,4 milioni
annui omnicomprensivi di ogni voce;
- si rafforzano le misure per rendere più trasparenti le spese di
funzionamento dei Gruppi e la situazione patrimoniale dei membri
degli organi statutari, attraverso tra l'altro la sua
pubblicazione sul sito istituzionale della Regione e del
Consiglio regionale;
- al fine di garantire il corretto utilizzo dei contributi
erogati, si adegua la legislazione regionale in materia di Gruppi
consiliari (LR 52/1980) ai nuovi principi adottati dal DL
174/2013 attraverso una rigorosa disciplina delle tipologie di
spesa, delle modalità di rendicontazione e di controllo sui
rendiconti, ora affidato alla sezione regionale di controllo
della Corte dei Conti.
Facendo presente quanto già modificato nel corso della X
legislatura, Shaurli aveva ricordato la modifica dell'articolo
13, secondo comma, dello Statuto della Regione, inerente la
composizione del Consiglio regionale, con cui si è abbassato il
numero dei consiglieri da 59 a 49. Un'altra iniziativa ha
riguardato la riduzione del 50% dei contributi di funzionamento
dei gruppi consiliari, con la contestuale introduzione di un
controllo da parte di un Collegio di tre revisori dei conti e
della pubblicità della nota riepilogativa delle spese annuali
sostenute da ciascun Gruppo mediante la pubblicazione sul sito
del Consiglio regionale (LR 21/2012). Altre norme per il numero
degli assessori, la riduzione degli addetti di segreteria del
presidente della Regione e degli assessori, e l'adozione di un
sistema rigorosamente contributivo per il calcolo dell'assegno
vitalizio, sono state approvate negli ultimi due anni di
legislatura.
Quanto all'intervento del legislatore statale con gli articoli 1
e 2 del DL 174/2012, il capogruppo del PD aveva spiegato che è
volto a rendere cogenti, attraverso la sanzione dei tagli dei
trasferimenti erariali e l'esercizio della competenza statale di
coordinamento della finanza pubblica, determinati parametri
omogenei per tutte le Regioni italiane, sia ordinarie sia
speciali, riguardanti in particolare il controllo della Corte dei
Conti sui rendiconti dei gruppi consiliari, la determinazione di
tetti per i trattamenti economici di consiglieri e assessori e
per le spese di funzionamento dei gruppi consiliari. Il decreto
non manca di contenere anche alcune clausole di salvaguardia
delle Autonomie speciali, quanto a modalità e tempi della sua
attuazione. Di giovedì scorso, 18 luglio, dunque, il
provvedimento con cui la Regione Friuli Venezia Giulia intende
adeguarsi.
A domani pomeriggio e alla giornata di mercoledì 24 il dibattito
con le considerazioni politiche, ma soprattutto la consegna degli
emendamenti, con il presidente Martines che ha già preannunciato
che sicuramente saranno necessarie delle modifiche tecniche
quanto al personale dei Gruppi e alla durata dei loro contratti.
(segue)
(immagini tv)