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III Comm: audizioni, direttore generale del Burlo Garofolo (1)

24.07.2013
12:26
(ACON) Trieste, 24 lug - MPB - Ancora una giornata di audizioni sui temi della sanità per la III Commissione consiliare - presidente Franco Rotelli (PD) - impegnata a delineare un quadro aggiornato delle diverse realtà operanti in Friuli Venezia Giulia attraverso le relazioni dei diversi rappresentanti e le domande di chiarimento e approfondimento dei consiglieri.

Primo a essere ascoltato il direttore generale dell'I.R.C.C.S. Burlo Garofolo di Trieste, Mauro Melato, che ha inquadrato la realtà di questo ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale nel settore pediatrico e in quello della maternità e della salute della donna, ricordandone anche l'evoluzione storica, dal 1856 quando nacque per iniziativa di privati benefattori qualificandosi in pratica come il primo ospedale pediatrico in Italia; fra i vari momenti importati della sua crescita, la prima convenzione con l'Università di Trieste nel 1974, la scelta di passare all'area pubblica nel 1980, l'approvazione l'anno scorso del nuovo atto aziendale da parte della Regione e del Ministero sul quale ha costruito la nuova organizzazione.

Il Burlo persegue finalità di ricerca nel campo biomedico e in quello dell'organizzazione dei servizi sanitari, di innovazione nei modelli di assistenza e di trasferimento delle conoscenze unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta intensità, assicurando l'erogazione delle prestazioni diagnostiche e di riabilitazione ai cittadini della provincia di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e di fuori regione, compresi i cittadini stranieri. Tre i dipartimenti: pediatria, con tutte le specialità centrate sul bambino; materno-natale, che comprende tutto il percorso che conduce alla nascita fino alla neonatologia, con attenzione per le gravidanze ad alto rischio; diagnostica avanzata, campo questo innovativo anche a livello nazionale.

I ricoveri ordinari e in day hospital nel 2012 sono stati 12.367, un numero pressoché costante negli ultimi anni e quanto alla provenienza il 57% viene dall'ASS1 Triestina, il 27% dalle altre Aziende sanitarie regionali e il 16% da fuori regione. L'attività del Burlo inserita nel contesto regionale si può riassumere in tre dati relativi alle dimissioni, che corrispondono al 47% delle dimissioni pediatriche totali in Friuli Venezia Giulia, al 68% delle dimissioni extraregionali e al 95% delle dimissioni di residenti nel territorio dell'azienda sanitaria Triestina.

Altri dati qualificanti, la pubblicazione nel 2012 di 148 lavori scientifici e la presenza di oltre 100 giovani collaboratori impegnati a produrre ricerca pediatrica, nonostante la riduzione dei fondi.

Così non è stata nascosta la preoccupazione per i maggiori costi per prodotti farmaceutici, i vincoli che caratterizzano la gestione del personale (stabile per il 2013), per il minor finanziamento (complessivamente quasi 1 milione di euro in meno rispetto al 2012), e anche per le probabili contrazioni della quota di contributi per la ricerca corrente, che hanno imposto una serie di azioni per garantire il mantenimento dell'equilibrio di bilancio. E a preoccupare il direttore generale è anche l'assenza di finanziamento regionale sia nel settore investimenti che per il rinnovamento tecnologico. Ma l'accento è stato posto anche sulla necessità di poter fare riferimento a un piano materno infantile.

(segue)

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