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III Comm: sanità, incontro con rappresentanti Cgil, Cisl e Uil

24.07.2013
17:26
(ACON) Trieste, 24 lug - MPB - Confronto in III Commissione - presieduta da Franco Rotelli(PD) - con rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil sul sistema sanitario e socioassistenziale del Friuli Venezia Giulia a partire da un documento comune delle sigle che evidenzia la loro preoccupazione per la tenuta degli standard di qualità del nostro sistema sociosanitario, poichè il perdurare della crisi rende più fragili parti sempre più ampie della popolazione.

Un primo incontro importante - ha spiegato Rotelli - per ascoltare il punto di vista delle forze sociali, poichè la Commissione consiliare e la Giunta regionale puntano a elaborare uno strumento normativo che superi la legge 25 dello scorso anno, sul riordino istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale, secondo un percorso il più possibile condiviso.

Occorre - dicono i sindacati, che ieri hanno incontrato anche l'assessore competente - un progetto forte e lungimirante non potendo nè ipotizzare aumenti dell'incidenza già considerevole del costo della sanità sul bilancio regionale, nè prendere a riferimento l'evoluzione della spesa storica per pianificare il futuro del comparto.

Contrari a politiche di tagli lineari, hanno sottolineato che serve un Piano Sanitario e Sociale fatto di provvedimenti duraturi e capace di sviluppare la rete di sostegno territoriale garantendo integrazione tra sociale e sanitario; ma anche hanno evidenziato la necessità di rimuovere al più presto criticità quali, fra le altre, la ridondanza dell'offerta ospedaliera a sfavore dell'assistenza sul territorio, la scarsa integrazione verticale tra livelli assistenziali, i doppioni economicamente insostenibili, le disparità di adeguatezza dei percorsi di accesso e utilizzo dei servizi.

Da qui l'elenco delle richieste. Innanzitutto etica e trasparenza nella gestione delle risorse regionali; valorizzazione, formazione e riqualificazione del personale impegnato nel SSR; autostenibilità economica del sistema; accessibilità dei dati sulle liste d'attesa; rafforzamento della prevenzione; integrazione ospedale-territorio; razionalizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera e potenziamento dei distretti sociosanitari con la previsione della loro apertura nelle 24 ore e 7 giorni su 7; potenziamento del personale addetto ai servizi territoriali garantendo ovunque la presenza dell'infermiera di comunità.

Esplicita e forte la richiesta di implementare la dotazione del Fondo per l'autonomia possibile, attualmente nettamente insuficiente. Fra gli altri punti, anche implementazione della rete dei centri diurni e delle case famiglia; riscrittura dei piani specifici di settore, adeguandoli ai bisogni attuali; riqualificazione, riclassificazione e accreditamento delle case di riposo e abbattimento delle rette; programmazione delle politiche sociali attraverso Piani di zona concertati; informatizzazione dei sistemi sociosanitari e socioassistenziali; controllo della spesa farmaceutica.

Inoltre chiedono che siano valutate le possibili ricadute derivanti dalla prossima attuazione della direttiva europea per la libera circolazione dei pazienti a livello europeo.

Una serie di ulteriori puntalizzazioni hanno riguardato anche la necessità di portare a fattore comune la grande quantità di materiali raccolti nelle banche dati e negli studi; di legare la domanda a linee programmatiche e strumenti di verifica; di deviare la spesa verso il territorio per puntare sulla prevenzione; di coinvolgere maggiormente i medici di base; di proporzionare i ticket ai redditi; di porre una particolare attenzione alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Un quadro ampio, sul quale si sono innestate numerose osservazioni anche da parte dei consiglieri e che comporterà ulteriori approfondimenti da parte della Commissione.

(immagini tv)