V Comm: approvata pdl costi politica, gli ultimi articoli (2)
(ACON) Trieste, 24 lug - RC - Votazione finale invariata
rispetto alle premesse, per la proposta di legge n. 5: a favore
si sono espressi tutti, eccezion fatta il Gruppo M5S che ha
confermato il proprio giudizio negativo.
Relatori di maggioranza per l'Aula saranno Vincenzo Martines (PD)
e Pietro Paviotti (Citt) per il centrosinistra, nonché Rodolfo
Ziberna che - come spiegato dal suo capogruppo, Alessandro
Colautti, preannunciando emendamenti politici per l'Aula -
rappresenterà non solo il Pdl ma pure Autonomia Responsabile,
Lega Nord e Gruppo misto; la capogruppo di M5S, Elena Bianchi,
sarà relatrice unica di minoranza.
La ripresa dei lavori della V Commissione consiliare aveva visto
l'approvazione unanime di un emendamento Shaurli(PD)-Lauri(SEL)
con cui si stabilisce che gli amministratori delle società non
quotate e controllate dalla Regione non potranno percepire un
trattamento economico che superi quello omnicomprensivo del
presidente della Regione. Si tratta - ha spiegato Shaurli - di
circa 13.500 euro mensili; il che significa che parliamo di una
cifra totale di 160.000 euro.
Una cifra che i due consiglieri avrebbero voluto limitasse anche
il trattamento economico di chi ha un rapporto di lavoro con la
Regione, ma se il principio aveva trovato d'accordo l'M5S, a
dirsi contrari sono stati Pdl, Cittadini, nonché l'assessore
Torrenti che ha ricordato l'intenzione della presidente
Serracchiani di reintrodurre la figura del direttore generale
della Regione (non è ancora stabilito a quanto ammonterà il suo
compenso). L'assessore ha ottenuto che l'emendamento sia
trasformato in un ordine del giorno da sottoporre alla Giunta, in
Aula.
Un emendamento a firma del presidente Martines, invece,
stabilisce che per i rimborsi delle spese sostenute dal
presidente del Consiglio regionale e dai consiglieri nominati
assessori, continuano a valere le disposizioni dell'articolo 5
della legge regionale n. 13 del 2003 (rimborsi forfetari). Un
secondo emendamento Martines aggiunge che il rimborso forfetario
spettante a ciascun consigliere (massimo 3.600 euro, stabilito
dall'Ufficio di presidenza secondo determinati parametri) sia
decurtato di una quota, stabilita anche questa dall'Ufficio di
presidenza, per ogni giorno di assenza del consigliere, a
prescindere dalla causa di assenza.
A seguire, la Commissione ha approvato una serie di norme di
raccordo temporale tra la passata e l'attuale legislatura, nonché
tra i mesi antecedenti l'entrata in vigore della nuova legge e
quelli a venire, quanto a indennità di fine mandato, restituzione
dei contributi versati, rendiconti, risorse complessive per i
Gruppi. Ma anche la riduzione da 19 a 14 del numero delle
componenti la Commissione regionale pari opportunità (come
richiesto direttamente dalla presidente della CRPO, Santa
Zannier) portando a 10, invece di 15, le nominate dal presidente
della Regione; ha abrogato il trattamento economico aggiuntivo
della Consigliera di parità; ha ridotto il compenso del titolare
dell'Autorità regionale per la vigilanza sui servizi idrici.
Da ultimo, la Commissione ha affrontato la questione del
personale dei Gruppi introducendo innanzitutto, con un
emendamento voluto da Violino della Lega Nord, la possibilità di
trasformare una unità assunta a tempo pieno in due unità assunte
a tempo parziale, ovviamente tenuto conto dei limiti di spesa
imposti. E, con un emendamento Paviotti che incide sull'articolo
5 si afferma che, qualora richiesto, un capogruppo che ha in
carico meno personale di quanto gli spetterebbe può gestire
direttamente una quota del budget assegnatogli, fino al valore di
una unità di categoria D/6 (pre-dirigenziale), però da destinare
sempre solo per spese riferite al personale (ciò per potersi
avvalere di un collaboratore esterno di fiducia).
(fine lavori)
(immagini tv)