IV Comm: approvato ddl modifiche leggi gestione faunistico-venatoria
(ACON) Trieste, 25 lug - RC - Un disegno di legge sulla
gestione faunistico-venatoria di soli 5 articoli, ma necessario
perché riferito ai rilievi del Governo davanti alla Corte
costituzionale in materia di prelievi in deroga, immissioni di
selvaggina pronta caccia, cani da traccia e recupero degli
animali feriti.
La IV Commissione consiliare lo ha approvato a maggioranza:
favorevoli PD, Cittadini e SEL con il presidente della
Commissione, Vittorino Boem (PD), che sarà relatore di
maggioranza per l'Aula; contrari Pdl e LN, con la leghista Mara
Piccin relatrice di minoranza; astenuti M5S e AR.
Quanto al recupero degli animali feriti gravemente durante la
caccia, ma anche a seguito di incidente stradale, l'assessore
regionale Sergio Bolzonello ha illustrato un emendamento in cui
si prevede l'intervento dei "recuperatori abilitati", volontari
che hanno conseguito una specifica abilitazione dalla Provincia,
previa frequenza di apposito corso e superamento di esame finale.
Nelle loro attività di recupero, si avvalgono di un apposito
cane, denominato cane da traccia, anch'esso in possesso di idonea
abilitazione acquisita sulla base di specifiche prove di lavoro.
I corsi sono organizzati dalle Province secondo gli indirizzi
dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
(ISPRA) e l'Ente nazionale cinofilia italiana (ENCI).
A seguito del ferimento di un animale, si deve chiedere
l'intervento di un conduttore di cane da traccia tra gli iscritti
nell'apposito elenco provinciale. Il conduttore interpellato,
prima di iniziare l'intervento deve comunicare alla vigilanza
provinciale l'avvio del recupero. Questa valuta le circostanze e,
se ne ravvisa la necessità, interviene direttamente. Nel caso di
animale ferito da un cacciatore, la salma è di sua proprietà.
Queste disposizioni - ha evidenziato Bolzonello - riguardano
fattispecie non specificamente individuate e possono essere
applicate anche nelle giornate di silenzio venatorio (martedì e
venerdì) in quanto non sono attività venatoria.
Dei poco convinti dell'emendamento, Roberto Dipiazza (AR), che
dubita delle capacità operative delle Province in questo campo e
ha fatto presente un'esperienza negativa con la Provincia di
Trieste per il recupero di alcuni cinghiali.
Mara Piccin ha fatto presente che è necessario creare e
diffondere un numero verde a cui poter chiamare per reperire un
recuperatore abilitato, inoltre presenterà all'attenzione
dell'Aula alcune modifiche al testo base perché non risolve
questioni importanti come i nocivi e il pronto caccia, una
critica che trova concorde Paride Cargnelutti (Pdl) che, come
lei, ha votato contro il disegno di legge.
Roberto Revelant (AR) ha messo in evidenza che la Giunta porta
nuove funzioni in capo alle Province quando va affermando
l'intenzione di volerle sopprimere. Un controsenso, questo, non
negato neppure da Enzo Marsilio (PD), che ha parlato di necessità
di rivedere l'intero Piano faunistico-venatorio, ciò secondo un
lavoro di globale revisione della materia a cui l'assessore
Bolzonello si è già detto disponibile ma per l'autunno.
(immagini tv)