PD: Codega, il CIE di Gradisca va chiuso
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/AB - "La visita svolta al CIE
(Centro identificazione ed espulsione) di Gradisca da una
delegazione di quattro consiglieri regionali - Travanut,
Cremaschi, Pustetto e Codega - assieme all'assessore Panariti,
all'on. Furfaro e ad altri esponenti dell'associazionismo
regionale, ha messo in evidenza come tale struttura non solo non
abbia praticamente quasi nessuna utilità, ma si sia trasformata
in un luogo in cui spesso sono a rischio i più elementari
diritti".
A sottolinearlo è il consigliere regionale del PD Franco Codega,
che aggiunge.
"Attualmente il CIE di Gradisca ospita 67 trattenuti sui 240
possibili. Per la loro sorveglianza vengono utilizzate 150
persone al giorno, carabinieri ed esercito. Di queste 67 persone,
20 provengono da altre carceri e 47 sono trattenute solo in
attesa di identificazione. Le mense sono chiuse, gli ospiti
mangiano nelle loro stanze e gli unici spazi di aria sono i
cortili ristretti circondati da gabbie di ferro. Si è di fronte a
un vero e proprio zoo: nessuno spazio comune, telefonate
centellinate, cellulari sequestrati e contatto con l'esterno
affidato a una carta telefonica di 5 euro ogni due giorni.
Attività ricreativa inesistente".
"Continua abbondante - aggiunge Codega - la somministrazione di
psicofarmaci e ci sono disfunzioni organizzative pesanti: da due
mesi le lavatrici non funzionano e vestiti e lenzuola o restano
sporchi o vengono lavati a mano dagli stessi trattenuti. La
consulenza legale registra ampie falle: per quattro giovani
siriani non sono state ancora avviate le pratiche di asilo. E
dopo 18 mesi in questa situazione verranno tutti rilasciati
liberi".
Che senso ha tutto questo - si chiede Codega - che chiede un
intervento immediato del Parlamento per chiudere i CIE.